07 ottobre 2021
Eh già, sembrava la fine del mondo… così cantava Vasco nella celebre canzone e questo era più o meno il tono di tanti trader nelle prime giornate di questa settimana quando gli indici segnavano un ribasso sostenuto prima dell’inversione di tendenza della giornata di ieri.
Due i principali fattori che hanno consentito ai mercati di riportare il segno verde:
Oggi tutti i principali listini sono positivi e, se guardiamo a giovedì scorso, riportano tutti prezzi più elevati, nonostante picchi negativi abbastanza significativi. Il Nasdaq sta ritestando i 15.000 punti dopo esser sceso sotto i 14.400, il Dax supera i 15.200 dopo aver toccato quota 14.800 e anche il FTSE MIB torna in questo momento sopra ai 26.000 punti.
Dopo un mese di settembre estremamente negativo, con ribassi intorno al 5% sia nei listini americani che nell’Eurostoxx, questo inizio di ottobre non ha dato chiari segnali di direzionalità, ma una chiara conferma: se da una parte i mercati non hanno la forza di salire che avevano qualche mese fa, dall’altra non hanno nemmeno gran voglia di scendere, visto che ad ogni discesa si sussegue un pronto rimbalzo. La negatività di settembre potrebbe essere stata anche linfa vitale per un nuovo spunto rialzista. Le prossime settimane ce lo diranno.
La performance del portafoglio, alla chiusura di ieri esce ovviamente molto penalizzata in quanto rilevata alla chiusura del mercato italiano e sull’inizio del rimbalzo, oltre che con una volatilità molto più elevata (Vix a 23 contro 19 di oggi), e si assesta al +8,22%. Pochissimi segni positivi nella settimana e i soliti noti a segnare i ribassi più corposi:
Come anticipato la settimana scorsa, con l’osservazione del 1 ottobre è andato in autocall il certificato di Vontobel su Salesforce e Palantir, acquistato esattamente sulla pari ha generato un rendimento pari esattamente alle due cedole, ovvero il 7,66% in 6 mesi. Molto probabilmente non ci saranno autocall nel mese di ottobre (a meno di un recupero di Enel di circa il 20%, cosa che ritengo abbastanza improbabile), motivo per il quale non vado a modificare la composizione attuale del portafoglio.
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