15 novembre 2023
Nel giorno dopo l’inflazione USA di ottobre prevale la positività sui mercati. Al momento della scrittura, il future sull’S&P 500 segna il +0,32%, quello sul Dow Jones il +0,21% e quello sul NASDAQ 100 il +0,50%. In Europa, il FTSE Mib avanza del +0,41%, il DAX del +0,61% e il CAC 40 del +0,40%. Il rendimento del Treasury a 10 anni invece sale del +1,42%, poco oltre il 4,5%. I riflettori continuano ad essere puntati sui dati macroeconomici: ad ottobre le vendite al dettaglio statunitensi hanno registrato un -0,1% su base mensile, meglio del -0,3% atteso da Reuters e sotto lo 0,9% di settembre (rivisto dallo 0,7%). Intanto l’indice sui prezzi alla produzione di ottobre è sceso dal 2,2% di settembre all’1,3% su base annuale, sotto le stime all’1,9%. Quest’ultimo dato conferma le minori pressioni inflazionistiche. Segnali positivi anche sul fronte politico USA, dove la Camera ha approvato una legge temporanea di finanziamento che dovrebbe ridimensionare le prospettive di uno shutdown. Sul fronte delle Banche centrali, Refinitiv evidenzia che in serata dovrebbe parlare il Presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin. Intanto, le quotazioni del petrolio WTI cedono lo 0,97%, mentre quelle dell'oro segnano il +0,13%.
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