Inflazione USA: dai dazi impatto di 2,25 punti percentuali in più
09 maggio 2025
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, nei prossimi mesi l’inflazione USA annullerà i progressi fatti prima dell’applicazione dei dazi.
Per capire quanto le tariffe aumenteranno i prezzi, GS ha applicato questa regola: ad ogni punto di aumento del tasso tariffario corrisponde un incremento del PCE core dello 0,10%. Pertanto, dato che sono previsti 15 punti percentuali in più sul tasso tariffario, il PCE core crescerà dell’1,5%.
Ci sono poi da considerare due importanti differenze rispetto alla prima guerra commerciale: la prima riguarda l’indebolimento del dollaro, elemento che amplifica l’impatto dei dazi sui prezzi.
Il secondo è invece relativo al fatto che le aliquote proibitive sulle importazioni dalla Cina sposteranno la domanda di import verso Paesi con costi di produzione più alti, ma con dazi USA più bassi. Ciò determinerà un aumento dei prezzi statunitensi, senza però causare una crescita proporzionale dell’aliquota effettiva.
Tutto ciò provocherà un incremento del PCE core del 2,25%. Le previsioni per il 2025 sono salite dal 3,5% al 3,8%, mentre quelle per il 2026 dal 2,3% al 2,7%.
Le categorie più colpite dovrebbero essere i beni, specie l'abbigliamento, l’elettronica di consumo e le auto.
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