L’inflazione dell’Eurozona di marzo (preliminare) si è attestata al 2,4% a/a, sotto le stime degli analisti censiti da Reuters che vedevano una rilevazione al 2,6%, stabile rispetto a febbraio. Anche la misurazione core è risultata sotto il consensus al 3,1% e al precedente 3,1%. A livello di singole componenti e guardando alle variazioni mensili i prezzi dell’energia hanno segnato un -0,3%, quelli di cibo, alcool e tabacco il +0,1%, quelli dei beni industriali non energetici il +1,9% e quelli dei servizi il +0,7%.
Il dato risulta
positivo per l’avvio del percorso del taglio dei tassi: al momento della scrittura le probabilità di una riduzione del costo del denaro da parte della BCE a giugno sono di oltre l’85%. Il dato che potrebbe mettere in difficoltà l’Eurotower è relativo ai
prezzi dei servizi, che su base annuale si sono mantenuti al 4%, con la rapida crescita dei salari che sta mettendo il settore sotto pressione.