Inflazione USA: nel 2024 il ribasso sarà guidato dalla componente shelter



Una delle componenti più importanti dell’inflazione USA è quella relativa dal costo delle abitazioni (shelter), che rappresenta il 35% dell’indice dei prezzi al consumo. Nel corso del 2023 questa componente è rimasta appiccicosa ed è cresciuta del 6,5% fino a novembre. Se questo elemento non ci fosse stato, nello stesso periodo il PCE monitorato dalla Fed si sarebbe attestato all’1,4%. Nel 2024 potrebbe essere il principale fattore a guidare il ribasso dei prezzi. Una premessa importante è che gli shelter non si basa tanto sui prezzi delle abitazioni, ma sugli affitti. Stando ai dati Zillow, questi sono rallentati al 3,3% fino a novembre, sotto la media del 2018-2019. Ora, questo richiede tempo per manifestarsi sull’indice dei prezzi al consumo per via di diversi ritardi e vale circa il 7,7% del dato complessivo. Il restante 25,8% è costituito dagli alloggi occupati dai proprietari, per i quali viene calcolato l’owner-equivalent rent: l’ipotetico affitto che un proprietario pagherebbe per affittare la propria casa sulla base delle proprietà simili in affitto nella sua zona. Alan Detmeister di UBS ritiene che la componente shelter scenderà al 3,75% entro fine 2024. Quindi, anche se il prezzo dei beni smettesse di salire, la flessione degli affitti dovrebbe continuare a far scendere l’inflazione. 

Fonte: Wall Street Journal

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