Inflazione USA: la strada verso il 2% sarà più agevole del previsto?

Inflazione USA: la strada verso il 2% sarà più agevole del previsto?

Brent Meyer, Vicepresidente aggiunto e capo osservatore dell'inflazione della Fed di Atlanta, ritiene che il percorso verso il target di inflazione al 2% possa essere più agevole del previsto. Secondo Meyer, l'ultimo report sull'indice dei prezzi al consumo mostra una riduzione dell'inflazione e una moderazione del ritmo che potrebbe proseguire. Stando ai suoi calcoli, circa il 18,3% dei beni che compongono il basket dell'IPC si trovano in uno "sweet spot", dove i prezzi salgono tra l'1% e il 3%. Supponendo una discesa dei costi delle abitazioni (shelter), si potrebbe assistere ad una flessione di oltre la metà di quei beni che vedono il loro prezzo salire di più del 5% (al momento il 38% del paniere). Meyer sottolinea inoltre che l'inflazione dei servizi al netto dei costi energetici e shelter degli ultimi tre mesi è cresciuta del 2% a/a: ciò indica che un importante dato monitorato dalla Fed è già sceso sotto il target. Diversi analisti si attendono anche che la componente degli alloggi inizi a contribuire maggiormente ad una moderazione dei prezzi in USA: Reuters evidenzia uno studio della Fed di San Francisco sui dati real time relativi al mercato immobiliare e degli affitti, da cui si evince "una brusca inversione di tendenza nell'inflazione shelter" fino a fine 2024. Il dato potrebbe scendere sotto l 5% e forse anche negativo. A supporto della tesi di una discesa dell'inflazione vi sarebbe anche una riduzione delle pressioni delle catene di approvvigionamento. Interessante evidenziare anche che dagli anni '80 il tasso di disoccupazione è stato meno volatile in ogni ciclo di rialzo dei tassi della Federal Reserve.

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