USA: cosa aspettarsi dall'inflazione di luglio
11 agosto 2025
Il 12 agosto le attenzioni saranno rivolte agli Stati Uniti, dove il Bureau of Labor Statistics pubblicherà i dati sull’inflazione di luglio. Stando alle attese degli analisti censiti da Bloomberg, la misurazione headline dovrebbe passare dal 2,7% al 2,8% su base annuale, mentre quella core dal 2,9% al 3%.
Gli analisti di Bank of America sono d’accordo con entrambe le previsioni.

I prezzi dei beni potrebbero vedere un incremento dello 0,3% m/m, spinti dagli effetti dei dazi. Ad aumentare (stime dell’1,3%) sono anche i prezzi dell’abbigliamento, mentre quelli dei veicoli nuovi e usati sono attesi in discesa.

A ciò si aggiunge la previsione di aumento dei servizi (senza componente abitativa), spinti in particolar modo dalle tariffe aeree.
Goldman Sachs invece si aspetta un aumento al 3,1% a/a dell’inflazione core e al 2,8% del dato headline.

GS si aspetta un incremento dei prezzi delle auto usate dello 0,75% m/m, mentre quelli delle auto nuove dovrebbero vedere una contrazione dello 0,2%.
Le assicurazioni auto sono viste in discesa del -0,1%, mentre le tariffe aeree dovrebbero registrare un aumento del 2%.
L’impatto dei dazi dovrebbe essere di 0,12 punti percentuali sull’inflazione core. Le tariffe dovrebbero continuare ad alimentare aumenti dell’inflazione nei prossimi mesi, specie per quello che riguarda determinate categorie di beni core. L’effetto sui servizi core sarà però limitato, almeno nel breve termine.

A parte l’effetto tariffario, l’inflazione core dovrebbe continuare a diminuire quest’anno per la diminuzione dei contributi dal mercato degli affitti e da quello del lavoro.
Fonti: ricerche Bank of America e Goldman Sachs
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