Le azioni Kering stanno crollando di oltre il 13% in Borsa, penalizzate dal comunicato stampa pubblicato ieri dalla società in cui vengono fornite delle informazioni preliminari sul 1° trimestre. In particolare, il gruppo si aspetta che il fatturato del 1° trimestre scenda del 10% su base annuale. La causa principale è quella relativa ad una flessione peggiore del previsto delle vendite di Gucci nella regione Asia-Pacifico.
Per il brand, i ricavi dovrebbero calare del 20% a/a. Bloomberg ricorda che il marchio italiano rappresenta circa due terzi dei profitti dell’azienda. Diversi esperti ritengono che il momentaneo mancato successo della rivitalizzazione di Gucci possa portare Kering a ridurne la dipendenza. Vital Knowledge evidenzia che questo profit warning solleva nuove preoccupazioni in merito allo stato della spesa dei consumatori e dell’economia cinese. La regione Asia-Pacifico escluso il Giappone ha contato sui ricavi per il 35% nel 2023.
Gucci è uno dei marchi di lusso più volatili, in quanto molto dipende dall’interesse verso gli stilisti: ciò rende Kering più sensibile ai cambiamenti nei gusti. Il nuovo designer Sabato De Sarno ha uno stile più minimalista nei capi e sarà da vedere se piacerà ai consumatori cinesi.
Thomas Chauvet di Citigroup ha evidenziato che l’annuncio di Kering è preoccupante per tutto il settore del lusso. Per Rogerio Fujimori di Stifel invece, gli investitori hanno bisogno di vedere delle prove di capacità di Gucci di riguadagnare quote di mercato rispetto ai competitor.
Kering pubblicherà la trimestrale il prossimo 23 aprile.
Fonti: comunicati societari, Bloomberg