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News di politica monetaria: BCE
- Pierre Wunsch, Governatore della Banca centrale belga, ha detto in un’intervista al Financial Times che il mercato sta sottovalutando quanto si alzeranno i tassi nell’Eurozona, con l’esponente della BCE che ha aperto all’ipotesi di frenare l’aumento solo quando la crescita dei salari e l’inflazione core inizieranno a scendere. Wunsch ha detto che non sarebbe sorpreso di vedere un costo del denaro al 4%.
- In un’intervista a Politico Isabel Schnabel, responsabile delle operazioni di mercato della BCE, ha detto che l’istituto deve continuare ad alzare i tassi, con un incremento da 50 punti base nel meeting di maggio che non è da escludere. Questo perché il picco dell’inflazione core potrebbe non essere raggiunto presto. Per Schnabel inoltre, questo picco non dovrà necessariamente essere un segnale di trigger per l’Eurotower, in quanto si dovrà avere la certezza dell’avvio di un percorso di discesa sostenuto del dato. Diversi gli ostacoli a questo, come la rapida ripresa del settore dei servizi e l’aumento della crescita dei salari. Sul fronte delle tensioni sul settore bancario, l’esponente della BCE ha detto che si potrebbe verificare un inasprimento nelle condizioni di finanziamento che andrà tenuto in considerazione.
- Gabriel Makhlouf, Presidente della Banca centrale olandese, ha detto che è ancora troppo presto per pianificare una pausa nel percorso di aumento dei tassi di interesse, con il costo del denaro che deve essere mantenuto su livelli restrittivi.
- Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha ribadito che la BCE ha già compiuto gran parte dei rialzi dei tassi, con altri aumenti che dovranno essere limitati sia nel numero che nell’entità. Per Villeroy, l’Eurotower fa bene a mantenere elevato il costo del denaro fino a che non è un cambio di trend nell’inflazione. In questo senso, né il dato core né gli indicatori più ampi mostrano segnali di inversione. Successivamente, l’esponente della BCE ha detto che l’inflazione dei prezzi alimentari dovrebbe scendere nella seconda metà del 2023 e che la Banca centrale riuscirà a riportare l’inflazione al 2% probabilmente verso la fine del 2024.
- In un’intervista a Le Monde, il Capoeconomista della BCE, Philip Lane, ha ribadito nuovamente che l’approccio della BCE è data dependent e che comunque nel prossimo meeting è necessario un rialzo del costo del denaro. Succressivamente, ha ribadito la rigidità del mercato del lavoro USA e la vischiosità dell’inflazione sottostante. Per l’esponente dell’Eurotower, l’indagine dell’istituto centrale sui prestiti sarà un elemento chiave nel decidere l’entità del rialzo dei tassi.
- Boris Vujcic, Presidente della Banca centrale croata, ha detto che la BCE deve alzare i tassi per via dell’inflazione core “ostinatamente alta”. L’operazione di aumento del costo del denaro dovrà quindi continuare fino a che non si vedrà un cambiamento di tendenza. Vujcic ha poi sottolineato l’importanza di agire in modo tempestivo, in quanto in caso contrario vi è il rischio di dover mantenere il costo del denaro più alto e più a lungo.
Altre news finanziarie ed economiche
- Il Segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, ha avvertito che se il tetto del debito USA non fosse alzato, si potrebbe verificare una “catastrofe economica” che causerebbe un rialzo dei tassi per i prossimi anni.
- Si allontana l’ipotesi di riduzione dell’output di petrolio. Alexander Novak, Vicepremier russo, ha detto che l’OPEC+ non vede la necessità di tagliare ulteriormente la produzione, anche a dispetto della domanda sotto le attese da parte della Cina. Per Novak, il mercato è equilibrato e non si aspetta carenze di petrolio sui mercati in seguito alle decisioni del Cartello per il taglio alla produzione.
- Nel 1° trimestre 2023 il PIL USA si è attestato all’1,1%, ben al di sotto rispetto al 2% previsto dal consensus Reuters e al precedente 2,6%. La crescita del 1° trimestre è stata guidata prevalentemente dalla spesa per i consumi, mentre a pesare è stato il rallentamento degli investimenti delle imprese e residenziali.
- Nel 1° trimestre del 2023 il PIL dell’Eurozona è cresciuto dell’1,3% a/a, sotto le attese Reuters all’1,4% e all'1,8% del 4° trimestre 2022. Su base mensile, si è registrato un +0,1% (attese allo 0,2%).
- L’inflazione tedesca armonizzata ad aprile (preliminare) si è attestata al 7,6%, meno del 7,8% atteso dagli analisti. La componente che è cresciuta maggiormente è quella dei prezzi del cibo (+17,2% a/a), seguita da quelli dell’energia (+6,8%) e dei servizi (+4,8%). Per il dato si tratta comunque del valore più basso dal 5,5% di febbraio 2022.