La settimana finanziaria in pochi minuti e le azioni sotto la lente

Come tutte le settimane, riassumiamo in pochi minuti di lettura le principali notizie finanziarie della settimana. Se vuoi ricevere gli aggiornamenti sulle ultime news finanziarie puoi iscriverti gratuitamente alla nostra Newsletter o al nostro Canale Telegram FreeFinance nonchè al Canale Telegram FreeFinance PRO, un canale in cui troverai le più importanti news, articoli e approfondimenti di mercato che ti aiuteranno ad informarti come i veri PROfessionisti.

News di politica monetaria: BCE

  • Pierre Wunsch, Presidente della Banca centrale del Belgio, ha detto che la BCE potrebbe dover alzare nuovamente i tassi di interesse, in quanto l’inflazione continua ad essere persistente. Per Wunsch, è ancora troppo presto per interrompere completamente gli aumenti del costo del denaro. Inoltre, sebbene le pressioni sui prezzi si stiano allentando, il target del 2% non verrà raggiunto prima del 2025.
  • Christine Lagarde, Presidente della BCE, ha detto che nel comunicare le politiche chiave le Banche centrali devono ancorare le aspettative di inflazione al target. Questo specialmente in un contesto in cui vi sono diversi fattori che creano turbolenze sui prezzi.
  • In un’intervista al The Currency Philip Lane, Capoeconomista della BCE, ha detto che il rallentamento dell’inflazione core evidenziato dagli ultimi dati preliminari è molto gradito, anche se si dovrà vedere cosa diranno le misurazioni finali. Per Lane è necessario che la flessione continui, anche se comunque riportare l’indice dei prezzi al consumo al target è un processo pluriennale. L’esponente dell’Eurotower ha sottolineato che l’istituto centrale si aspetta un po’ di turbolenze nell’allentamento dei prezzi alimentari ed energetici, con quelli del petrolio e del gas che costituiscono una delle principali incertezze. Oltre a questo, una seconda fase dell’inflazione provocata dagli aumenti dei salari deve ancora essere sviluppata.
  • Nell’ultimo sondaggio della BCE viene evidenziato come le aspettative di inflazione a 3 anni dei consumatori siano salite al 2,4% rispetto al 2,3% di giugno. La tendenza discendente delle attese a 1 anno si è fermata dopo aver registrato un 3,4% (stabile rispetto al sondaggio di giugno). A peggiorare sono anche le aspettative di crescita a 12 mesi, passate da -0,6% a -0,7%.
  • Joachim Nagel, Presidente della Bundesbank, ha detto che sarebbe sbagliato puntare a tagli dei tassi rapidi dopo che verrà raggiunto il picco. Inoltre, Nagel ha ribadito la dipendenza dai dati dell’istituto centrale e che il target di inflazione non è stato raggiunto. Infine, l’esponente del board dell’Eurotower non si è detto preoccupato di una spirale salari-prezzi.
  • Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Bank of France, ha ribadito le intenzioni della BCE di riportare l’inflazione al target entro il 2025 e per fare ciò è necessario perseverare nella lotta all’aumento dei prezzi. Commentando l’aumento delle quotazioni del petrolio, l’esponente dell’Eurotower ha affermato che potrebbe impattare sul ritmo mensile dell’indice dei prezzi al consumo, senza tuttavia cambiare la tendenza disinflazionistica del dato core. Per le prossime decisioni della BCE, Villeroy ha detto che le opzioni aperte, anche se il picco è vicino e mantenere i tassi alti per un periodo sufficientemente lungo conta più del livello stesso.
  • Klaas Knot, Presidente della Banca centrale olandese, ha detto che gli investitori potrebbero sottovalutare l’ipotesi che la BCE aumenti i tassi nel meeting di settembre. Knot ha comunque evidenziato che un ulteriore rialzo resta una possibilità, non una certezza. Inoltre, l’esponente del board della BCE ha giudicato fondamentale per il raggiungimento del target di inflazione che la crescita dei salari rallenti in modo visibile. Le attese di Knot sono comunque per una discesa significativa delle pressioni sottostanti.
  • Peter Kazimir, Presidente della Banca centrale slovacca, ha detto che la BCE dovrebbe alzare i tassi forse per l’ultima volta nel meeting di settembre, in quanto è necessario per via di un’inflazione e delle relative aspettative che rimangono troppo alte. Un aumento ora è definito come la soluzione più semplice ed efficiente. Un’altra opzione ritenuta valida dall’esponente dell’Eurotower è relativa ad una pausa adesso e ad un incremento, se necessario, a dicembre.
  • Ignazio Visco, Presidente di Bankitalia, ha ribadito il fatto che la BCE è vicina al picco dei tassi e che all’interno del board c’è chi è favorevole al rischio di sbagliare aumentando i tassi più, anche se si è detto in disaccordo con tale idea. Infine, l’esponente dell’Eurotower ha detto che le condizioni monetarie dovrebbero rimanere sufficientemente restrittive finché l’inflazione non tornerà in maniera sostenuta su valori di stabilità.

News di politica monetaria: Fed

  • Christopher Waller, esponente del board della Fed, ha detto in un’intervista alla CNBC che le recenti notizie economiche permetteranno alla Fed di muoversi con cautela, alimentando quindi le attese per una pausa nel meeting di settembre. Per Waller, sono necessari altri dati per decidere se sia necessario un nuovo aumento del costo del denaro. Inoltre, ha evidenziato che un nuovo incremento del costo del denaro non provocherebbe molti danni nel mercato del lavoro e che le misurazioni economiche sono positive per il soft landing. Infine, Waller ha affermato di tenere sotto controllo il settore degli immobili commerciali, anche se per ora non vede elementi che nel comparto minaccino l’economia.
  • Susan Collins, Presidente della Fed di Boston, ha detto di aver bisogno di altre prove per dichiarare che l’inflazione è sotto controllo. Tuttavia, vorrebbe un approccio paziente nella definizione delle prossime mosse di politica monetaria. Per Collins, la Federal Reserve potrebbe essere al picco del costo del denaro, anche se non esclude ulteriori ritocchi al rialzo a seconda dei dati.
  • Dal Beige Book viene evidenziato come la crescita USA è risultata modesta a luglio e agosto, quella dei posti di lavoro è stata contenuta mentre l’inflazione è rallentata. Dall’indagine è emerso che alcuni distretti hanno riportato un rallentamento dei prezzi generale, specie nel settore manifatturiero e in quello dei beni di consumo. Da evidenziare anche come diversi consumatori hanno finito i risparmi e stanno tornando al debito.
  • John Williams, Presidente della Fed di New York, ha detto che non c’è urgenza di alzare i tassi a settembre, in quanto l’inflazione è in discesa e l’economia in un equilibrio migliore. Tuttavia, non è ancora chiaro se il percorso di rialzi è finito o se serve fare di più per riportare l’indice dei prezzi al consumo al 2%. Williams ritiene che il tasso di disoccupazione possa salire al 4%, anche se non vede l’aumento tipico delle recessioni. Inoltre, ha sottolineato che la politica monetaria impiega un anno o due per avere un impatto sull’economia.
  • Austan Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, ha detto che l’economia statunitense potrebbe riuscire a far scendere l’inflazione senza causare una recessione. Goolsbee ha detto che vorrebbe vedere una flessione più grande dei prezzi dei beni e delle abitazioni. L’esponente del board della Federal Reserve ritiene inoltre che si stia avvicinando il momento in cui la cosa da decidere sarà fino a quando mantenere alti i tassi.
  • Lorie Logan, Presidente della Fed di Dallas, ha affermato che probabilmente sarà necessario un altro aumento dei tassi, non necessariamente a settembre, per riportare l’inflazione al target in modo tempestivo. Per Logan la flessione dei prezzi è incoraggiante ma non sufficiente, inoltre il mercato del lavoro resta forte. L’esponente del board della Federal Reserve ritiene anche che una continuazione della crescita economica potrebbe portare ad un nuovo rialzo dell’indice dei prezzi al consumo.

Altre news finanziarie ed economiche

  • Secondo quanto riportato dalla stampa, il Presidente turco Erdogan ha detto che presto potrebbe essere possibile rilanciare l’accordo sul grano dopo che era stato abbandonato dalla Russia a luglio. Per Putin, il deal potrà essere ristabilito a patto che vengano attuati gli accordi sull’abolizione di tutte le restrizioni all’export di prodotti agricoli russi. Ricordiamo che l’accordo mira a far arrivare il grano dall’Ucraina ai mercati globali attraverso il Mar Nero.
  • La RBA ha mantenuto fermi i tassi al 4,1%, evidenziando che le rilevazioni economiche sono in linea con un ritorno all’inflazione verso il target al 2%-3% entro fine 2025. Tuttavia, la Banca centrale australiana non ha escluso altri incrementi del costo del denaro in futuro. Philip Lowe, Governatore dell’istituto, ha dichiarato che i prezzi di diversi servizi stanno crescendo velocemente. Inoltre, i prezzi degli affitti sono elevati. Ricordiamo che dal 18 settembre 2023 il Presidente della Reserve Bank of Australia diventerà Michele Bullock.
  • Gli HCOB PMI dei servizi e compositi dell’Eurozona hanno fatto peggio delle attese nella misurazione finale di agosto. Nello specifico, la prima rilevazione si è attestata a 47,9 punti, mentre la seconda a 46,7 punti, sotto il consensus Reuters e i precedenti 48,3 e 47 punti.
  • Stando a quanto riportato da Saudi Press Agency, l’Arabia Saudita ha deciso di prorogare i tagli volontari da 1 milione di barili al giorno, fino alla conclusione del 2023. La produzione verrà rivista su base mensile e sarà di circa 9 milioni di barili al giorno a ottobre, novembre e dicembre. Contestualmente, la Russia ha annunciato l’estensione a fine 2023 della riduzione dell’output da 300mila bpd, rivedendo la misura mensilmente.
  • L’OCSE ha avvertito che la BCE deve mantenere una politica restrittiva per far scendere l’inflazione, in quanto i rischi per i prezzi restano inclinati verso l’alto. L’associazione ritiene che la necessità di ancorare le aspettative con politiche rigide potrebbe prevalere sulle preoccupazioni in merito al fatto che i tassi elevati potrebbero danneggiare l’economia. Inoltre, l’OCSE sostiene che i Governi dovrebbero sostenere gli sforzi dell’Eurotower con una politica fiscale che non stimoli troppo l’economia. L’organizzazione vede anche delle vulnerabilità nel sistema finanziario, specie per quanto concerne il settore immobiliare residenziale per via dei mutui a tasso variabile che espongono le famiglie alla politica monetaria.
  • Le esportazioni cinesi di agosto si sono attestate al -8,8% su base annuale, mentre le importazioni al -7,3%. I dati si sono confrontati con le attese Reuters poste rispettivamente a -9,2% e -9% e con i precedenti -14,5% e -12,4%. Il relativo miglioramento di queste misurazioni fornisce un primo segnale di stabilizzazione dell’economia cinese.
  • Le richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana si sono attestate a 216mila unità, sotto le 234mila attese dagli analisti censiti da Reuters e alle precedenti 229mila (rivisto da 228mila). Il dato è il più basso da febbraio 2023.
  • Nelle prossime settimane gli USA potrebbero essere colpiti dal “government shutdown”, che prevede il congedo non retribuito di tutto il personale della pubblica amministrazione ritenuto non essenziale. Questo fenomeno avviene quando il Congresso non arriva ad un accordo sui piani di finanziamento entro il 30 settembre, visto che negli Stati Uniti il nuovo anno fiscale parte dal 1° ottobre. Un’indagine di Goldman Sachs citata da Reuters sottolinea che ogni settimana di shutdown ridurrebbe la crescita USA dello 0,2%. Gli esperti ritengono che per superare lo stallo tra Democratici e Repubblicani, dovranno essere fatti dei tagli alla spesa pubblica che potrebbero corrispondere ad un abbassamento del PIL a stelle e strisce dello 0,6%.

Le azioni sotto la lente

Principali notizie della settimana su ENI

  • ENI ha siglato un accordo per la cessione della Nigerian Agip Oil Company ad Oando, principale azienda energetica nigeriana. NAOC è completamente controllata da ENI e si occupa dell’esplorazione e produzione onshore, oltre alla generazione di energia elettrica, in Nigeria. Nella transazione non rientra la quota detenuta nella joint venture SPDC, che rimarrà nel portafoglio del gruppo guidato da Claudio Descalzi. Come di consueto, l’operazione è soggetta al via libera di tutte le autorità competenti.
  • ENI ha dato il via al collocamento di bond convertibili senior unsecured sustainability linked a 7 anni e con un importo totale atteso di 1 miliardo di euro. Il prezzo di conversione, che verrà stabilito alla fine dell’operazione, è atteso tra il 20% e il 25% del prezzo di riferimento. È previsto inoltre una cedola fissa annuale tra il 2,65% e il 3,125%. I bond saranno legati a due target da raggiungere entro dicembre 2025 e che riguardano la riduzione delle emissioni nette e l’incremento della capacità installata per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili. Se almeno un obiettivo non fosse raggiunto, la società pagherà un importo dello 0,5% del valore nominale del bond al momento del pagamento della 4° cedola. Queste obbligazioni sono destinate solo a investitori qualificati.
  • NNPC, la compagnia petrolifera di bandiera nigeriana, ha comunicato che ENI non avrebbe ottenuto il suo via libera per l’annuncio dell’accordo della vendita degli asset petroliferi di NAOC a Oando. L’ok della società è infatti obbligatorio per trasferire una quota di una joint venture. Per l’azienda statale della Nigeria, la mancanza è una grave violazione dell’accordo operativo comune.

Principali notizie della settimana su Amazon

  • BMW ha comunicato che utilizzerà la tecnologia di Amazon Web Services per il suo sistema semiautomatico di assistenza alla guida. La tecnologia verrà implementata dal 2025 sulla linea di veicoli elettrici Neue Klasse presentata di recente.
  • La Commissione Europea ha designato Amazon, Alphabet, Apple, Meta Platforms, Microsoft e ByteDance come gatekeeper di servizi online di messaggistica e condivisione video sotto il Digital Markets Act. Le società avranno ora sei mesi per adeguare i servizi delle piattaforme core alla normativa. Nello specifico, queste aziende dovranno rendere le app di messaggistica interoperabili con quelle dei competitor, lasciando decidere agli utenti quali pre-installare sui dispositivi. Il rischio è una multa fino al 10%del fatturato globale annuo.
  • Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, la FTC potrebbe dare il via ad una causa contro Amazon entro fine settembre. Il colosso dell’e-commerce non avrebbe fatto concessioni per risolvere le problematiche di antitrust sul suo programma logistico (Fulfillment by Amazon) e il pricing sul sito dei venditori di terze parti, suggerendo contestualmente rimedi strutturali.

Principali notizie della settimana su Coinbase

  • Stando a quanto riportato da Reuters, Coinbase starebbe per lanciare una piattaforma di prestito di asset digitali per grandi investitori istituzionali. La società avrebbe raccolto 57 milioni di dollari per questo progetto.

Principali notizie della settimana su UniCredit

  • Morgan Stanley ha tagliato il prezzo obiettivo sulle azioni UniCredit da 29,5 a 29 euro

Principali notizie della settimana su Intesa Sanpaolo

  • Morgan Stanley ha alzato il target sulle azioni Intesa Sanpaolo da 3,5 a 3,6 euro

Principali notizie della settimana su Bank of America

  • HSBC ha iniziato la copertura delle azioni Bank of America con un rating buy e un prezzo obiettivo di 35 dollari

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO