Le azioni sotto la lente

🔸NIO ha annunciato di aver stipulato con CYVN Holdings un accordo di sottoscrizione di azioni per 738,5 milioni di dollari in 84.695.543 titoli ordinari di classe A di nuova emissione. Il prezzo medio sarà di 8,72 dollari. La chiusura dell’operazione dovrebbe chiudersi a inizio luglio e CYVN Holdings avrà il 7% delle azioni circolanti del gruppo. Il deal prevede inoltre che l’investitore possa nominare un amministratore nel CdA, sempre che il capitale azionario venga mantenuto oltre il 5%. Le due entità hanno anche stabilito che collaboreranno “per perseguire congiuntamente le opportunità nel business internazionale di NIO”.

🔸UniCredit ha annunciato l’avvio della seconda tranche del buyback del 2022 per massimo un miliardo di euro. Intanto l’AD del gruppo, Andrea Orcel, ha detto che l’istituto non sarà mai “un asset manager che produce tutto internamente”. L’istituto sta ancora lavorando ad una strategia sui pagamenti e l’accordo con Mastercard è decisamente importante per il piano per questo business, il cui obiettivo è aumentare le commissioni. Orcel ha sottolineato che la dinamica del 2° trimestre non è molto diversa rispetto al 1°. Inoltre, vi sono difficoltà sul fronte delle fees vista l’incertezza del periodo. Per il manager, i segnali per il resto dell’anno sono più positivi rispetto al passato, anche per il costo medio del rischio. Sul fronte dell’M&A, Orcel ha affermato che le acquisizioni “bolt-on” in Paesi come la Romania o in mercati di rilievo hanno senso solo se superano un certo livello, altrimenti si tende a preferire il buyback. Sul fronte dei redditi da interessi netti, l’aumento sembra continuare anche se ci si aspettava un punto di flessione in questo periodo. Guardando al futuro, l’AD di UniCredit ritiene che l’istituto possa battere la guidance sul costo del rischio e quella sui costi nel 2023. Inoltre, nel 2024-2025 la banca potrà avere una profittabilità uguale o superiore a quella del 2023.