Le "perle" del mercato: certificati ancora interessanti con il VIX ai minimi

Come vediamo dalle immagini di seguito i mercati da inizio anno sono in fortissimo rialzo con il Nasdaq in testa a +33%, seguito dall'S&P500 a +16,5%. Il VIX al contrario ha subito una correzione del 40%. Il rialzo delle azioni e la correzione del VIX è continuata anche nell'ultimo mese.Con la volatilità scesa drasticamente e i mercati in forte rialzo è diventato sempre più complesso investire, soprattutto in certificati.Chi credeva nella bull trap a inizio anno e ha smesso di investire o ha addirittura venduto le posizioni in essere probabilmente ora si sta pentendo amaramente della decisione perchè ha perso tutta la coda del rialzo e non ha beneficiato dell'abbassamento di volatilità.Chi, al contrario, ha continuato ad investire nonostante gli iniziali rialzi ora si gode delle ottime performance dovute sia al rally dei mercati azionari che all'abbassamento di volatilità. In effetti anche io ho visto una forte performance del mio portafoglio Obiettivo Resilienza che segna un +17,3% (portafoglio partito a novembre 2021 quindi +10,4% annualizzato), Cavalcare la Volatilità in ripresa a -8,7% e il portafoglio complessivo che si porta a +4,5% (report nei rispettivi Canali Telegram).
 
Investire oggi in certificati: perchè è così complesso?Questo è forse uno dei momenti in cui è più difficile capire come muoversi sui mercati: la maggior parte delle banche e degli analisti finanziari non sa che pesci prendere, 
ogni previsione fatta ad inizio anno (giusto per menzionarne qualcuna: il forte rally dei mercati emergenti, l'inarrestabile crescita cinese, la sovraperformance delle obbligazioni sulle azioni) si è rivelata completamente sbagliata. Le previsioni di forte crollo dei mercati azionari fatte qualche settimana fa continuano ad essere completamente sbagliate e tutti gli articoli "acchiappa-click" sul crollo del mercato come sempre sono "carta straccia".Per fare un esempio, possiamo vedere come sta reagendo Bridgewater Associates a questo rialzo. Dopo che per gran parte dello scorso anno è stato sull'orlo di una storica sovraperformance grazie alle sue scommesse ribassiste, è inciampato sul traguardo quando i rendimenti obbligazionari hanno iniziato a crollare e le azioni hanno iniziato a salire. Negli ultimi giorni il responsabile degli investimenti ha detto in un podcast che i mercati si stanno sbagliando, anche se effettivamente riconosce che la forte liquidità iniettata in periodo covid ancora in circolazione potrebbe mitigare gli effetti negativi sull'economia e che l'intelligenza artificiale è il vero motore dei mercati e non è detto che si spenga nel breve. Insomma chi è short continua a sostenere che i mercati correggeranno ma effettivamente riconosce che qualche errore di valutazione è stato fatto.Abbiamo trattato il tema dell'intelligenza artificiale da mesi in tutti gli ultimi webinar ed effettivamente personalmente non sono convinta che sia una "bolla" ma che i rialzi siano giustificati dalle attuali potenzialità e che probabilmente c'è ancora spazio per crescere proprio perchè ad oggi forse non ne abbiamo compreso appieno le effettive potenzialità future (che quindi non sono ancora scontate dai mercati). Ovviamente c'è da dire che le variabili chiave che hanno mosso i mercati azionari e hanno portato all'annus horribilis del 2022 continuano ad esserci quindi non è il momento di farsi prendere dalla FOMO. Come ripeto sempre "No Panic, No Euforia, adottiamo l'approccio della tartaruga".Nel mondo dei certificati, poca volatilità si traduce in poco rendimento. In effetti qualsiasi portafoglio in certificati ben diversificato ha visto un forte incremento nelle ultime settimane: indipendentemente dalle performance azionarie, il semplice abbassamento della volatilità permette all'investitore in certificati (che sono strumenti vega-negativi) di ottenere un guadagno. Infatti con l'abbassamento della volatilità il rendimento dei nuovi certificati diminuisce quindi vengono offerti premi più bassi rispetto al passato, a parità di altre condizioni, mentre il prezzo dei vecchi certificati aumenta, portando l'investitore a guadagnare prima del previsto.Tuttavia per chi non ha diversificato bene le scadenze/autocall o per chi ha selezionato sottostanti che hanno avuto un forte rialzo non è un bene avere un rally dei mercati unito ad un abbassamento di volatilità perchè ci si ritrova con tanta liquidità proveniente da scadenze o autocall e non si sa cosa fare: attendere un momento migliore (se ci sarà) o reinvestire oggi, in condizioni non ottimali rispetto al passato. Come sempre la scelta giusta la sapremo solo tra qualche mese e per ora possiamo solo valutare pro e contro di ogni scelta e decidere sulla base della nostra personalissima view.All'interno del Gruppo Facebook di FreeFinance ho chiesto alla community come si stessero muovendo in questo momento e molti investitori (30%) sono propensi ad aspettare momenti migliori, essendo fiduciosi che tornerà la volatilità, tuttavia, la maggior parte (56% in totale) si sta muovendo come i professionisti ossia in allocazione tattica. Di questi un 29% opera solo in allocazione tattica e un 27% opera in allocazione tattica e su alcune "perle" del mercato, quegli strumenti che per un motivo o per un altro sono "rimasti indietro" o almeno non sono aumentati di prezzo come certificati comparabili e pertanto rimangono interessanti.
Oggi ci concentriamo proprio su questi strumenti, le "perle" del mercato, certificati con rendimenti alti, fissati in fase di alta volatilità, che si trovano ancora a prezzi accessibili e nuove emissioni interessanti con rendimenti molto più alti rispetto a certificati comparabili.
Le "perle" del mercatoDi seguito alcune di quelle che reputo le "perle" del mercato che fanno parte anche del mio portafoglio "
Obiettivo Resilienza" (portafoglio che nel 2023 ha generato in media un +16% annualizzato):
 
  • Il XS2463717681 è un Memory Cash Collect Callable su Intesa, Unicredit, Banco BPM, Ferrari. Barriera premio e capitale al 55%, premio mensile: 1.26 euro  (15,12% p.a.). Scadenza: 30 gennaio 2026. Si tratta di un certificato nato a febbraio 2023 con una volatilità nettamente più elevata. Al momento abbiamo tutti i sottostanti sopra strike: Ferrari a +30%, Unicredit a +19%, Banco BPM a +4% e Intesa a +1%. Con tutti i sottostanti sopra la pari e un premio in pancia, il certificato si acquista sotto la pari a 99.5 euro (dunque è come se lo si acquistasse a 98.26 euro considerando il premio in pancia). Se fosse richiamato immediatamente già a fine luglio garantirebbe in totale un profit di 101.26-98.26 = 3 euro in un solo mese per ogni certificato acquistato. Se non dovesse essere richiamato rimane un certificato sui bancari italiani (perchè Ferrari possiamo quasi ignorarla dato che è a +30%) che rende un 15,12% annuo comprato sotto la pari.
 
  • Il XS2463717764 è un Memory Cash Collect Callable su Intesa, Unicredit, Banco BPM, LVMH. Barriera premio e capitale al 60%, premio mensile: 1.36 euro  (16,32% p.a.). Scadenza: 30 gennaio 2026. Si tratta di un certificato molto simile al precedente, con un buffer barriera leggermente inferiore (5%) e rendimento leggermente superiore (1,2% p.a.) con LVMH al posto di Ferrari. Anche qui tutti i sottostanti sono sopra strike: Unicredit a +19%, Banco BPM a +4%, LVMH a +7% e Intesa a +1%. Con tutti i sottostanti sopra la pari e un premio in pancia, il certificato si acquista sotto la pari a 99.4 euro (dunque è come se lo si acquistasse a 98.04 euro considerando il premio in pancia). Se fosse richiamato immediatamente già a fine luglio garantirebbe in totale un profit di 101.36-98.04 = 3.32 euro in un solo mese per ogni certificato acquistato. Se non dovesse essere richiamato rimane un certificato sui bancari italiani e LVMH che rende un 16,32% annuo comprato sotto la pari.
Se andiamo ad analizzare tutti i certificati con premio periodico con worst-of Intesa, Unicredit o BPM del mercato, dopo il XS2458880312 di cui abbiamo parlato ampiamente negli scorsi mesi che ora è in bid-only (e si aquista a prezzi troppo alti da privati), il XS2463717681 e XS2463717764 sono i due certificati con maggiore rendimento del mercato, nettamente superiore a certificati comparabili che sono tra l'altro ampiamente sopra la pari (quindi con rendimento residuo nettamente inferiore).
 
  • Il XS2458894370 è un Memory Cash Collect con EFFETTO AIRBAG su Intesa, Unicredit, Eni e Stellantis. La barriera premio e capitale è al 50%, lo Strike è al 50%. L'autocall è fissa al 95% ed è attiva da ottobre di quest'anno. Il premio è di 1 euro al mese (12% p.a.). Il prossimo premio è il 12 luglio. La scadenza è a gennaio 2026. L’airbag è un effetto che si attiva solo ed esclusivamente nel peggiore degli scenari: a scadenza se il sottostante worst-of ha violato la barriera il certificato rimborsa la performance del sottostante peggiore non rispetto al prezzo iniziale ma rispetto alla barriera (quindi rispetto al 50% del prezzo iniziale). Al momento tutti i sottostanti sono sopra la pari tranne Eni a -6,8% da strike. Si acquista a 100.9 euro quindi al momento ha un rendimento del 10,3% annualizzato in caso di autocall (nel caso in cui Eni dovesse recuperare), altrimenti se dovesse arrivare a scadenza il rendimento sarebbe dell'11,64% annualizzato.
Anche in questo caso il XS2458894370 ha un rendimento "fuori mercato" dato che certificati comparabili offrono un rendimento da premio fino al 10% e quotano ben sopra la pari (quindi il rendimento netto è di molto inferiore a quello del 370).
 
  • Il IT0006757741 è un Memory Cash Collect su Eurostoxx Banks, S&P500, Nasdaq 100 e l’iShares China Large-Cap ETF. Quest’ultimo sottostante è l’ETF che replica le 50 maggiori azioni cinesi per capitalizzazione (qui maggiori informazioni). Il certificato ha un premio mensile dell’1% (12% annualizzato) e una barriera premio e capitale al 60%. L’autocall è possibile a partire da gennaio del prossimo anno quindi il minimo rendimento nel caso di autocall è del 5%. La scadenza è gennaio 2026. Il certificato farà strike domani sera quindi ancora non sappiamo come saranno posizionate le barriere. Sicuramente un 40% di buffer sul Nasdaq, S&P500 e l’iShares China Large-Cap ETF è ampiamente protettivo. Su quest’ultimo faccio notare che le azioni cinesi sono scese notevolmente nell’ultimo periodo e l’ETF ha toccato un minimo storico a 20,87 ad ottobre scorso per poi risalire fino ai 27,7 attuali ma ha ancora strada da fare. Una barriera al 60% significherebbe una barriera 16,62 che quindi è sicuramente protettiva (mai toccata). Personalmente sono particolarmente positiva sulla Cina, penso che il sentiment sia fin troppo negativo e proprio quando tutti perdono le speranze è interessante valutarne l’investimento. L’indice con barriera 60% è sicuramente un modo ultra-prudente per investire. Il certificato su singolo indice iShares China Large-Cap ETF con barriera 60% rende il 4,56% annuo (rendimento troppo basso in questo contesto per valutare l'investimento), questo ci è utile per notare che non è la Cina il vero driver di rendimento del certificato ma l’Euro Stoxx Banks. Su quest’ultimo indice la barriera, se fosse posizionata oggi sarebbe a 65 circa, ampiamente sotto il minimo delle ultime 52 settimane e ad un valore violato solo in due occasioni nel 2020. Dunque anche in questo caso la barriera è sufficientemente protettiva. Come sempre un rendimento del 12% non è un “regalo”, in questo caso oltre al rischio emittente c’è anche un rischio di mercato (limitato) che è bassissimo per Nasdaq, S&P500 e l’iShares China Large-Cap ETF mentre è più rilevante per l’Eurostoxx Banks, che, come per il IT0006757287, è il vero driver di performance del prodotto (per approfondire rimando a questo articolo molto apprezzato dagli investitori). Fino a domani (incluso) è possibile acquistare il certificato a 1000 euro, poi farà strike e da giovedì in poi il certificato si muoverà con l'andamento dei sottostanti.
Il IT0006757741 è il certificato su indici di mercato non volatili/settoriali con maggiore rendimento del mercato. Il certificato simile comparabile, il IT0006757287, il secondo con maggior rendimento, rendeva in emissione l'11% p.a.
Investire oggi o aspettare?
Quando si investe in certificati e in generale in strumenti che pagano un premio periodico il passare del tempo è un grande vantaggio e spesso cercare di fare market timing non paga.In particolare fare market timing sui certificati resilienti, come le perle del mercato che abbiamo visto, spesso non è una strategia profittevole perchè, essendo certificati che offrono rendimenti "fuori mercato", in caso di correzione scendono poco e si ottiene più rendimento semplicemente "aspettando".Questo non significa che oggi utilizzare tutta la liquidità sulle "perle" sia una buona idea dati i rischi che ci sono di correzione ma potrebbe aver senso investirne una parte così da beneficiare di un eventuale ulteriore rialzo, se dovesse continuare il trend, senza però subire forti perdite in caso di forte correzione dei mercati (sia perchè si può utilizzare la liquidità rimanente non investita, sia perchè il prezzo di questi certificati tende ad essere resiliente). L'idea è quella di tenersi aperte tutte le possibilità senza rinunciare al rendimento.Tenere tutta la liquidità non investita ha senso se mi aspetto una forte correzione del mercato nel brevissimo periodo, altrimenti potrebbe avere poco senso perchè le cedole che incasserei investendo potrebbero portarmi in profitto anche in caso di ribassi. Ne abbiamo parlato nell'ultimo webinar di cui riporto l'esempio:
Ho acquistato il XS2463717681 a 99,78 euro il 3 febbraio. Ora si acquista a 97,95 euro. Potrei pensare che avrei fatto meglio ad aspettare oggi per acquistare dato che il prezzo è sceso (-1,83 euro). Invece NO perchè nel frattempo ho preso 4 cedole da 1,26 euro per un totale di 5,04 euro quindi il mio PMC è 99,78-5,04 = 94,74 euro. Quindi oggi che posso rivendere il certificato a 97,58 euro, ho realizzato un profit di 97,58- 94,74 = 2,84 euro (contro 0 euro non investendo).Dunque per rispondere alla domanda «Conviene comprare oggi il certificato o aspettare la correzione?» bisogna prima cercare di rispondere alla domanda «Quando sarà probabile che avvenga la correzione?». Cercheremo di rispondere a questa domanda anche nei prossimi webinar di FreeFinance: sia mercoledì con "Il portafoglio in Certificati" che venerdì con "Investire con Francesca Fossatelli".
L'analisi del portafoglio con FreeFinance PROI certificati sono strumenti per chi ha pazienza e permettono di guadagnare con il semplice passare del tempo. Tutte le performance negative generate nel tempo possono essere recuperate con un buon lavoro di gestione di portafoglio, senza farsi prendere dal panico o dall'euforia ma adottando l'approccio della tartaruga. La piattaforma FreeFinance PRO sarà un valido strumento di analisi in grado di supportare l'investitore nei diversi processi decisionali di gestione del portafoglio. Investire ben informati è l'unico modo per riuscire a mantenere il portafoglio in profitto nel medio-lungo periodo.Se vuoi, puoi iscriverti alla lista d’attesa per avere accesso alla versione beta della piattaforma FreeFinance PRO su freefinancepro.com

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