Market Mover: gli eventi da monitorare dal 25 al 29 settembre, occhi puntati su inflazione Eurozona e PCE core USA

Archiviati i meeting delle Banche centrali, il focus degli investitori torna sui dati macroeconomici. L’agenda economica che va dal 25 al 29 settembre vedrà gli operatori concentrati in particolar modo sull’inflazione dell’Eurozona di settembre e sul PCE core USA di agosto. Vediamo i dettagli e le attese:

Lunedì 25 settembre:

  • Alle 10:00 in Germania verranno pubblicati gli indici IFO di settembre, utili per avere maggiori informazioni sulle aspettative economiche delle imprese tedesche. Reuters si attende un dato sul clima di business a 85 punti (da 85,7 ad agosto), quello sulle aspettative a 82,8 punti (da 82,6) e quello sulle condizioni correnti a 87,7 punti (da 89 punti).

Martedì 26 settembre:

  • Alle 16:00 si conoscerà la fiducia dei consumatori USA elaborata dalla Conference Board (settembre), prevista a 105,6 punti sotto i 106,1 punti di agosto.

Mercoledì 27 settembre:

  • Saranno pubblicate le rilevazioni in merito agli ordini di beni durevoli in USA di agosto, visti in flessione dell’1,6% su base annuale contro il -5,2% di agosto. Questo indicatore misura l’attività industriale corrente: un valore elevato un’economia in forze, al contrario una flessione è un altro tassello che misura l’indebolimento dell’attività economica.

Giovedì 28 settembre:

  • Alle 11:00 si conosceranno i dati sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona per settembre (finale). Le attese sono per -16 punti contro i precedenti 17,8.
  • Da monitorare alle 14:00 l’andamento dell’inflazione tedesca a settembre (preliminare), attesa in calo dal 6,1% registrato ad agosto al 4,6%. La misurazione core, ossia quella depurata degli elementi più volatili come cibo ed energia, è stimata al 4,8%. Anche in questo caso, le stime vedono una decisa flessione rispetto al 6,4% precedente.
  • Alle 14:30, in USA, focus sul PIL del 2° trimestre (finale), visto al 2,2%. Sul fronte del mercato del lavoro, verranno pubblicate le misurazioni sulle richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana. Il dato è visto a 215mila unità, in aumento rispetto le 201mila (minimi da gennaio 2023) precedenti.

Venerdì 29 settembre:

  • La giornata partirà alle 8:00 con il PIL inglese del 2° trimestre 2023, visto in crescita dello 0,4% su base annuale.
  • Alle 11:00 si conoscerà l’inflazione dell’Eurozona di settembre (preliminare), attesa al 4,5% a/a (rispetto al precedente 5,2%). La misurazione core è prevista invece al 4,8% (dal 5,3% di agosto).
  • Per gli USA sarà pubblicata una carrellata di dati relativi alla salute dei consumatori, come i consumi e i redditi personali, attesi per le 14:30 rispettivamente al 0,5% e allo 0,4% su base mensile. Alle 16:00 invece focus sull’indice di sentiment elaborato dall’Università del Michigan (finale), previsto in linea con i 67,7 punti della rilevazione preliminare.
  • Alle 14:30 focus anche su uno degli indicatori per l’inflazione maggiormente osservati dalla Fed: il PCE core di agosto. Il consensus vede un dato al 3,5% a/a, in aumento rispetto al 3,3% di luglio.
Archiviata anche la riunione della Fed e finito il “blackout period” tornano a parlare anche gli esponenti del board della Banca centrale statunitense. In particolare, i principali discorsi attesi per la settimana prossima sono:
  • Lunedì 25 settembre sono attesi i discorsi di Villeroy, Lagarde e Schnabel per la BCE.
  • Martedì 26 settembre è prevista una dichiarazione di Lane della BCE e di Kashkari (votante).
  • Mercoledì 27 settembre è attesa una dichiarazione di Enria della BCE.
  • Giovedì 28 parleranno Goolsbee (votante), Cook (votante) e Powell per la Fed, mentre lato BCE focus sulle parole di Enria.
  • Venerdì 29 sono invece previste dichiarazioni di Barkin (non votante) e Williams (votante), mentre lato BCE focus sulle parole di Lagarde.

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