25 agosto 2023
BCE sempre più orientata verso una pausa nel rialzo dei tassi a settembre
Si fa largo l’ipotesi di una pausa nel rialzo dei tassi da parte della BCE. Secondo quanto riporta Reuters sulla base di informazioni ricevute da 8 fonti, il board sarebbe preoccupato per il deterioramento delle prospettive di crescita e sempre più orientato verso un approccio più attendista. Tuttavia, vi è ancora un ampio accordo sul fatto che il lavoro dell’Eurotower non sia ancora finito e un nuovo incremento del costo del denaro è possibile. Il dibattito resterà comunque aperto fino ai prossimi dati dell’inflazione. Inoltre, sarà necessario aspettare fino a inizio 2024 per capire se i prezzi si stanno effettivamente dirigendo verso il target. I motivi di chi è a favore di una pausa riguardano le paure per una recessione, il deterioramento della crescita cinese, i dati positivi sulla crescita dei salari e gli effetti sempre più presenti dei precedenti rialzi del costo del denaro. Chi invece propende per un nuovo rialzo evidenzia che la componente core dei prezzi al consumo abbia raggiunto un picco e sarà necessario un calo significativo prima di una pausa. Dopo questa informazione, il mercato continua a prezzare quasi equamente l'ipotesi di una pausa e quella di un nuovo aumento da 25 punti base a settembre.
Dichiarazioni a Bloomberg TV di Nagel, Centeno e Vujcic (BCE)
- In un’intervista a Bloomberg TV il Presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha detto di non essere sicuro che l’inflazione sia sufficientemente sotto controllo per giustificare una pausa nell’aumento dei tassi. Nagel ritiene che sebbene l’economia stia rallentando, l’indice dei prezzi al consumo rimane appiccicoso e il mercato del lavoro “davvero molto buono”.
- Mario Centeno, Governatore della Banca centrale portoghese, ha detto che il board dovrebbe essere prudente nei prossimi meeting, in quanto i rischi economici previsti negli scorsi mesi stanno diventando realtà. Per Centeno, è importante capire quanto gli effetti dei rialzi dei tassi debbano ancora manifestarsi nell’economia.
- Boris Vujcic, Governatore della Banca centrale croata, ha affermato che l’istituto centrale europeo ha bisogno di più dati per capire se quanto fatto in termini di politica monetaria è sufficiente. Vujcic ritiene che nei prezzi non si veda ancora molto il deterioramento dell’economia e che sarà da vedere se l’inflazione dei servizi si allenterà a sufficienza e se si sentiranno le conseguenze del rallentamento del mercato del lavoro. In ogni caso, il “soft landing” è ritenuto possibile. Infine, l’esponente del board della BCE ha detto che entro la primavera del 2024 si avranno maggiori informazioni per capire se sarà necessario ritoccare nuovamente al rialzo il costo del denaro
Discorso di Jerome Powell al simposio di Jackson Hole
Nell’atteso intervento al simposio di Jackson Hole, Jerome Powell ha detto che la Federal Reserve potrebbe dover alzare nuovamente i tassi per contenere l’inflazione. Il Presidente dell’istituto centrale statunitense ha sottolineato che il board procederà con cautela, tuttavia non è ancora certo che l’attuale ciclo di incrementi sia concluso. Inoltre, è stato ribadito che il costo del denaro rimarrà su livelli restrittivi fino a che non si avrà certezza che i prezzi si stiano muovendo verso il 2% in modo sostenibile. Powell ha affermato che i funzionari sono attenti ai segnali che evidenziano un’economia che non rallenta come ci si aspettava, una spesa per i consumi ancora robusta e un possibile rimbalzo dell’immobiliare. Un’attività economica sopra il trend potrebbe mettere a rischio i progressi sul fronte inflattivo. Powell ha messo in luce che sono essenziali ulteriori progressi sul settore dei servizi escluse le abitazioni: per ottenerlo servirà probabilmente l’atteso rallentamento economico, oltre ad un ammorbidimento delle condizioni del mercato del lavoro. Infine, l’esponente della Fed vede un PCE di luglio al 3,3%, con la misurazione core al 4,3%.
Dollaro ai massimi degli ultimi 3 mesi
Il Bloomberg Dollar Spot Index è salito dello 0,2% ai massimi dall'inizio di giugno, mentre gli investitori si preparano a ricevere indicazioni da Powell sulle future misure della Fed per combattere l'inflazione e su come queste potrebbero essere più aggressive rispetto ad altri Paesi. Il dollaro ha guadagnato rispetto a tutte le principali valute, con il won sudcoreano, sensibile al rischio, e la corona svedese tra i worst performer. Ampiamente ritenuto in via di esaurimento fino a pochi mesi fa, il ritorno del biglietto verde sottolinea come gli investitori stiano rivalutando le loro scommesse sui tassi statunitensi, dato che la forza dell'economia più grande del mondo continua a sfidare le attese di un rallentamento. Giovedì due funzionari della Fed hanno segnalato che la banca centrale potrebbe essere vicina alla fine dei rialzi dei tassi, ma uno di loro si è astenuto dall'escludere ulteriori aumenti fino a quando l'inflazione non sarà più chiaramente in discesa. Win Thin, responsabile globale della strategia valutaria presso Brown Brothers Harriman, ha affermato: "Le recenti decisioni del FOMC, della Banca Centrale Europea e della Banca del Giappone, nonché i dati economici in corso, sottolineano il tema della divergenza e quindi sembrano probabili ulteriori guadagni del dollaro". Rodrigo Catril, stratega valutario della National Australia Bank concorda: "Powell probabilmente ribadirà che il lavoro non è ancora finito, mantenendo un'inclinazione da falco, quindi il dollaro può salire nel breve termine". Fonte: Bloomberg
Le azioni sotto la lente
Secondo quanto riportato dall’Information, Amazon sarebbe in trattative con Disney per una partnership nella versione streaming della rete sportiva ESPN, valutando anche una partecipazione di minoranza. Reuters ricorda come lo scorso luglio l’AD di Disney aveva detto che il gruppo cercava partner strategici per una joint venture o per l’acquisto di una quota del canale di sport per raggiungere direttamente i consumatori.
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