Mercato immobiliare USA: senza i problemi dell'offerta i prezzi delle case sarebbero molto più bassi

Mercato immobiliare USA: senza i problemi dell'offerta i prezzi delle case sarebbero molto più bassi

Come abbiamo evidenziato in più occasioni il mercato immobiliare statunitense continua a vedere prezzi in aumento, anche a dispetto di una riduzione della domanda. Questo è avvenuto per il fatto che gli attuali proprietari di case non sono disposti a trasferirsi visto che hanno mutui ben al di sotto dei tassi di adesso. Un’analisi svolta dal Wall Street Journal mostra che se questa situazione non fosse presente, i prezzi delle case in USA sarebbero molto più bassi. Interessante evidenziare che l’indice dell’accessibilità delle abitazioni della National Association of Realtors rimane sui livelli più bassi dal 1985: se anche i tassi ipotecari scendessero in modo significativo, le case verrebbero comunque considerate costose. Un altro elemento da osservare è l’Home Ownership Affordability Monitor della Fed di Atlanta: questo indicatore mostra che una casa è accessibile se il costo del mutuo e gli altri relativi all’abitazione siano al 30% del reddito familiare. Stando ai dati di settembre, la misura si trovava al 44,7%: ancora troppo costoso. Se i tassi ipotecari passassero dal 7,2% di settembre al 5%, l’indice evidenzierebbe ancora una situazione di non accessibilità. Perché questa situazione cambi, considerando tassi ipotecari al 5%, sarebbe necessario un aumento del reddito del 25% o una flessione dei prezzi del 25%. Il WSJ nota che raramente, al netto del 2008, i prezzi delle case tendono a scendere velocemente, in quanto le persone tendono a non vendere in un mercato debole. È invece ritenuto possibile che la salute del comparto migliori per via di una combinazione di redditi più alti e tassi più bassi. Tuttavia, la velocità di aumento del prezzo delle abitazioni potrebbe indicare che questi siano meno appiccicosi delle attese e iniziare a scendere una volta che l’offerta comincerà a farsi viva.
Fonte: Wall Street Journal, Fed di Atlanta

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