Nuovi dati sotto le attese per i Non-Farm Payrolls, che ad agosto si sono attestati a 142mila unità. Il consensus Reuters prevedeva una misurazione a 160mila unità, mentre le rilevazioni di luglio sono state riviste da 114mila a 89mila unità. Il
tasso di disoccupazione è passato dal 4,3% al 4,2%, in linea con le stime, mentre il
salario orario medio su base annuale ha visto un 3,8%, oltre il 3,7% atteso e il precedente 3,6%.
A livello di singoli settori, quello delle costruzioni ha aggiunto 32mila posti di lavoro, quello sanitario 32mila, quello dell’assistenza sociale 13mila. Al contrario, il comparto manifatturiero ha perso 24mila posti di lavoro. In generale, l’aumento del salario orario medio suggerisce che i lavoratori mantengono un certo potere contrattuale. Le ore lavorate sono cresciute da 34,2 a 34,3, segnale che non depone a favore di un crollo del mercato del lavoro.
Nell’indagine sulle famiglie viene mostrata una crescita dell’occupazione, con 168mila posti di lavoro aggiunti (67mila a luglio). Il numero di disoccupati è sceso di 48mila unità. Al momento, il future sull’S&P 500 segna il -0,26%, quello sul Dow Jones il -0,20% e quello sul NASDAQ 100 il -0,50%. Il rendimento del decennale USA risulta in calo del -1,02%, al 3,69%.
Al momento, secondo quanto calcolato da Refinitiv, il mercato prezza un taglio di 50 punti base a settembre con il 55% di probabilità.