USA: nuovi segnali di raffreddamento dal mercato del lavoro

A giugno, i Non-Farm Payrolls USA si sono attestati a 206mila unità, leggermente sopra le stime degli analisti censiti da Reuters a 190mila unità e le precedenti 218mila unità (rivisto da 272mila).

Il tasso di disoccupazione ha superato il consensus al 4%, segnando quota 4,1%, mentre su base annuale il salario orario medio è stato del 3,9%, in linea con le previsioni e sotto il 4,1% di maggio. Da ricordare che una crescita considerata coerente con l’obiettivo di inflazione della Fed si trova tra il 3% e il 3,5%. Il settore governativo ha creato 70mila posti di lavoro, quello sanitario 49mila, quello dell’assistenza sociale 34mila, quello delle costruzioni 27mila, quello del commercio al dettaglio ne ha persi 9mila, mentre quello dei servizi professionali e business -17mila.

In generale, anche questi dati confermano la ripresa della tendenza disinflazionistica e aumentano la fiducia per i tagli dei tassi della Fed. Stando ai calcoli Refinitiv, le probabilità per una riduzione del costo del denaro a settembre è del 77,1%. Al momento il future sull’S&P 500 registra il +0,13%, quello sul Dow Jones il +0,11% e quello sul NASDAQ 100 il +0,24%. Il rendimento del decennale USA risulta invece in calo del -1%, al 4,3%.

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