A novembre, i
Non-Farm Payrolls si sono attestati a 227mila unità, oltre il consensus Reuters a 200mila unità e le precedenti 36mila (rivisto da 12mila). Il
tasso di disoccupazione è cresciuto, come da previsione, dal 4,1% al
4,2%. Su base annuale,
il salario orario medio è rimasto stabile al 4%, sopra il 3,9% del consensus.
La partecipazione alla forza lavoro è scesa dal 62,6% al 62,5%.
Entrando nel dettaglio dei settori, quello sanitario ha aggiunto 54mila posti, quello del tempo libero e l’ospitalità 53mila, quello governativo 33mila, quello della produzione di attrezzature per il trasporto 32mila, quello dell’assistenza sociale 19mila, mentre quello del commercio al dettaglio ha segnato un -28mila unità.
Secondo i calcoli Refinitiv, la Fed taglierà i tassi di 25 punti base a dicembre con l’87% di probabilità. In generale, sembrano esserci alcuni segnali di rallentamento del mercato del lavoro.
Dall’indagine sulle famiglie emerge che l’occupazione è diminuita di 355mila unità, simile alle 368mila unità di ottobre, con l’impatto dell’uragano. La forza lavoro si è invece ridotta di 200mila unità.