Non-Farm Payrolls: guida completa all'indicatore economico

Tra i dati macroeconomici statunitensi più importanti monitorati da investitori e Federal Reserve troviamo sicuramente i Non-Farm Payrolls. Di norma la misurazione viene pubblicata dal Bureau of Labor Statistics ogni primo venerdì del mese alle 14:30 italiane, insieme al tasso di disoccupazione e all’andamento del salario orario medio.

Le caratteristiche principali


I Non-Farm Payrolls misurano il numero di posti di lavoro creati o persi negli Stati Uniti nel mese precedente a quello di pubblicazione, escludendo i lavoratori agricoli, i militari, i funzionari governativi nominati, i dipendenti di alcune agenzie di intelligence, lavoratori domestici e imprenditori non costituiti in società.

Il report è piuttosto comprensivo, in quanto include circa l’80% degli occupati statunitensi che contribuiscono al PIL.

Ma quali settori include il report? Nel rapporto sono inclusi il settore manifatturiero, delle costruzioni, dei servizi, del commercio, dei trasporti, delle utilities, finanziario e assicurativo, immobiliare, sanitario, istruzione, ospitalità e ristorazione e il pubblico (eccetto alcuni funzionari).

Il rapporto delle famiglie


Contestualmente ai NFP, il Bureau of Labor Statistics pubblica il report delle famiglie, comunemente conosciuto come Household Survey e ufficialmente Current Population Survey (CPS). È condotto su circa 60.000 famiglie idonee attraverso interviste telefoniche e di persona da parte dell’US Census Bureau e raccoglie dati sulla forza lavoro e l'occupazione.

Il sondaggio raccoglie i dati relativi alla settimana che include il 12° giorno del mese, mentre le interviste sono condotte nella settimana che include il 19° giorno.

Questo rapporto offre una prospettiva più ampia, in quanto include i lavoratori autonomi, agricoli e domestici non coperti dai NFP. Entrando nel dettaglio, le persone sono classificate come occupate se hanno svolto qualsiasi lavoro come dipendenti retribuiti, lavoratori autonomi, o hanno lavorato senza retribuzione per almeno 15 ore in un'azienda o fattoria di famiglia durante la settimana di riferimento.

Il sondaggio produce il tasso di disoccupazione nazionale, fornisce dati demografici dettagliati, tasso di partecipazione alla forza lavoro e misura lo stato degli occupati della popolazione civile non istituzionalizzata.

Gli individui sono definiti disoccupati se non hanno avuto impiego durante la settimana di riferimento, erano disponibili per lavorare e hanno fatto sforzi specifici per trovare lavoro nelle 4 settimane precedenti.

Da segnalare che la metodologia utilizza una rotazione del campione, in cui le famiglie sono intervistate per 4 mesi consecutivi, escluse per gli 8 mesi successivi e reintrodotte per altri 4 mesi. Infine, sono escluse dalla platea di intervistati.

Dal rapporto sono escluse le persone con meno di 15 anni, le forze armate e coloro che vivono in istituzioni come prigioni, ospedali di lungodegenza e case di cura.

La relazione con la Federal Reserve


I NFP sono tenuti sotto stretta osservazione dalla Federal Reserve. Un mercato del lavoro forte infatti può creare pressioni al rialzo sui salari, che si traducono a loro volta in maggiore inflazione e a possibili politiche monetarie restrittive.

Al contrario, un mercato del lavoro debole contrasta uno dei due obiettivi della Banca centrale (quello di massima occupazione), pertanto la risposta potrebbe essere quella di politiche monetarie accomodanti.

Queste rilevazioni sono anche usate per calibrare le decisioni sui tassi: dati forti potrebbero portare a considerare un’accelerazione del rialzo del costo del denaro (o un rallentamento dei tagli), mentre dati deboli potrebbero far rallentare gli aumenti o far mantenere l’accomodamento monetario più a lungo.

Le relazioni con il mercato


Ma cosa avviene nel mercato nel giorno dei Non-Farm Payrolls? Per scoprirlo abbiamo preso tutte le date in cui sono stati pubblicati i dati (lo storico Refinitiv con le date precise parte dal 2004) osservando il range e le performance corrispondenti di S&P 500 e di EUR/USD.


Da giugno 2004, il 57,08% delle sedute dell’S&P 500 in cui sono stati pubblicati i Non-Farm Payrolls è stata positiva, con una performance media del +0,79%. Quando la variazione è stata negativa, si è visto un -0,8% medio.


Un’informazione interessante arriva dal range medio, che è di 28,66 punti. Si consideri che il valore di tutte le sedute da giugno 2004 al 1° novembre 2024 è di 25,94 punti, a conferma della forte valenza come market mover della misurazione.


Per quanto riguarda l’EUR/USD si osserva una situazione di equilibrio, con il 50,20% di sedute positive nel giorno dei NFP nel periodo osservato. La variazione positiva media è stata del +0,48%, mentre quella negativa del -0,54%.


Sul tema del range, si parla di 122,5 pips medi nel giorno dell’evento. Di norma, si assiste ad un’escursione tra minimo e massimo di 104 pips. Il concetto è lo stesso dell’S&P 500.

Una curiosità: il giorno più importante in termini di escursione top-bottom per l’S&P 500 è il 4 settembre 2020, con l’S&P 500 che ha chiuso al -0,89% con 129,52 punti di range. I NFP sono risultati pari a 1,371 milioni di unità, sotto le 1,4 milioni attese dal consensus.

Per l’EUR/USD il giorno più rilevante (sempre in termine di escursione tra massimo e minimo) è stato il 9 gennaio 2009, con i NFP a -524mila unità. Il consensus Reuters era per un -500mila unità. Il range dell’EUR/USD è stato di 337 pips, mentre il calo è stato del -2,10%.

I dati confermano che i NFP sono tra i market mover più influenti nel mondo finanziario. Non è solo il valore del dato a influenzare il mercato, ma spesso è il suo scarto con le proiezioni degli analisti.

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