Obbligazioni USA: il vero evento di mercoledì non sarà la Fed

Per le obbligazioni USA il vero evento da monitorare mercoledì non sarà la riunione della Fed, ma il nuovo piano di indebitamento del Tesoro USA che sarà pubblicato ore prima del meeting della Banca centrale. Il Quarterly Refunding Announcement rivelerà quanto il Tesoro aumenterà le vendite di debito a lungo termine per finanziare il deficit. Per gli investitori sarà da monitorare se dopo l’aumento che ha portato i rendimenti sui livelli più alti dalla crisi finanziaria globale, il Governo manterrà il ritmo di aumento delle vendite annunciato ad agosto. Bloomberg evidenzia che il rifinanziamento potrebbe avere un valore di circa 114 miliardi di dollari. Ciò significa che alle prossime aste trimestrali di rimborso le dimensioni sarebbero: 🔹48 miliardi di dollari a 3 anni per il 7 novembre; 🔹41 miliardi a 10 anni l’8 novembre; 🔹25 miliardi di titoli a 30 anni il 9 novembre. Un’alternativa prevista da diversi esperti come ad esempio Wells Fargo, Goldman Sachs, Barclays e Morgan Stanley vedrebbe il Tesoro fare maggiore affidamento sui titoli di Stato con scadenza entro l’anno, che sono stati meno soggetti di
quelli a lungo termine all’impennata dei rendimenti. La problematica deriva dal fatto che le bills costituiscono oltre il 20% dei Treasury negoziabili, sopra l’intervallo del 15%-20% raccomandato dal Treasury Borrowing Advisory Committee (che tuttavia ad agosto si è detto d’accordo se questa soglia viene superata momentaneamente). Un altro elemento a cui verrà posta l’attenzione sarà quello relativo ai progressi in merito ai piani del Tesoro del buyback di titoli esistenti, che dovrebbero iniziare nel 2024. Un’altra questione sarà se ci saranno segnali in merito all’aumento dei piani di vendita di debito a lungo termine a febbraio. Ian Lyngen di BMO Capital ha detto a Bloomberg TV che se ci saranno indiscrezioni in tal senso si innescherà un sell-off che renderebbe sensati rendimenti del decennale tra il 5,05% e il 5,10%.

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