Oro: obiettivo a 4.000 dollari entro metà 2026

Le quotazioni dell’oro continuano a veleggiare poco distanti dai massimi storici, spinti dalle rinnovate tensioni in Medio Oriente. Gli analisti di Goldman Sachs notano però che gli afflussi speculativi sul metallo giallo sono stati modesti, con un posizionamento insolitamente basso.

Fonte: ricerca Goldman Sachs

Una spiegazione potrebbe risiedere nella convinzione degli operatori di aver perso il rally iniziale, con le attenzioni che si sono spostate verso altri preziosi, come argento e platino. Secondo GS però, la domanda per questi due metalli è essenzialmente speculativa e manca del supporto fondamentale.

Per quello che riguarda l’argento, un ritorno allo storico ratio 45-80 con l’oro è poco probabile. Ciò è dovuto agli acquisti delle Banche centrali, che hanno strutturalmente aumentato questo rapporto dal 2022.

Il posizionamento speculativo dell’argento è significativamente più alto rispetto a quello dell’oro (86° percentile contro 59° dal 2014), mentre il platino potrebbe avere difficoltà a superare la zona 800-1150 dollari per le pressioni al ribasso sulla domanda di auto, la sensibilità alla domanda cinese ai prezzi e l’assenza di previsioni su cali significativi dell’offerta.

Le proiezioni per i prezzi dell’oro sono ottimistiche, in quanto la domanda delle Banche centrali continuerà a sostenere i prezzi. Per gli analisti, i principali istituti di credito asiatici continueranno ad accumulare oro per altri 3-6 anni per raggiungere i target ipotizzati per le riserve auree.

Fonte: World Gold Council

 

In un sondaggio recente, l’opinione è confermata anche dal World Gold Council: il 95% delle Banche centrali intervistate prevede un aumento delle riserve di oro globali nel prossimo anno e nessuna si attende una diminuzione. Interessante evidenziare che il 43% degli intervistati si aspetta di incrementare le proprie riserve, il dato più alto dal 2018.

Il report evidenzia anche che le Banche centrali hanno accumulato oltre 1.000 tonnellate di oro in ognuno degli ultimi 3 anni, ben oltre le 400-500 tonnellate medie del decennio precedente.

Le attese di Goldman Sachs sono per prezzi dell’oro a 3.700 dollari entro fine 2025, per poi arrivare a 4.000 dollari per metà 2026.

Fonte: ricerca Goldman Sachs

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO