Oro: improbabile una correzione di oltre il 5%
22 aprile 2025
L’oro continua ad aggiornare i suoi massimi storici e di recente ha sfiorato quota 3.500 dollari l’oncia. Nei confronti del metallo giallo, gran parte degli analisti sono positivi e forniscono stime ottimistiche.
Gli analisti di Deutsche Bank notano che la caratteristica del rally in atto è l’assenza di partecipazione dei contratti futures degli investitori del NY Comex. Questo non è accaduto nemmeno quando i corsi sono scesi sotto i 3.000 dollari per poi riprendere quota. Le posizioni lorde long e short sul metallo giallo sono rimaste pressoché invariate.
Il picco delle operazioni long sull’oro si è verificato a inizio febbraio e da quel momento sono scesi, mentre gli short aumentati. Il massimo dell’open interest è stato registrato ancora prima, a inizio dicembre 2024.
Tutto questo va in contrasto con quanto avvenuto nel 2023 e 2024. Questa differenza è ancora più visibile nel 2018-2019, quando c’è stato uno short netto speculativo.
Questo è importante per diversi motivi, in primis per via del fatto che la situazione della domanda rende improbabile una correzione inferiore al 5%, con un possibile minimo intorno ai 3.200 dollari.
A sostenere la domanda sono diverse componenti chiave, come l’espansione del ruolo degli investimenti ufficiali, l’accettazione da parte degli investitori fisici asiatici di un prezzo più alto e i maggiori afflussi degli ETF cinesi.
In questo quadro, è probabile che il posizionamento netto long sull’oro della CFTC potrebbe rallentare. Uno stop a questa flessione sarebbe costruttivo per l’oro.
DB osserva anche come il rimbalzo da 3.000 dollari potrebbe essere frutto della domanda fisica cinese. Gli analisti si aspettano correzioni brevi e mantengono la loro view rialzista.
Fonte: ricerca Deutsche Bank
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