Bloomberg evidenzia come
le azioni USA stanno per perdere un importante catalizzatore di rialzi, in quanto i buyback societari stanno per entrare in un
periodo di blackout che inizierà oggi in attesa dei bilanci del 3° trimestre.
Deutsche Bank ritiene che i buyback stanno determinando un rendimento annuo del 10% per l’S&P 500 e costituiscono un sostegno importante per i titoli azionari, specie quando le società hanno comprato durante il crollo di inizio agosto. Morgan Stanley riporta che i volumi di riacquisto sono saliti di oltre 3 volte rispetto al livello normale.
Matt Stucky di Mutual Wealth Management afferma che i rischi di recessione sono presenti ed eliminando una fonte di offerta come i buyback si rischia un aumento della volatilità.
Interessante anche quanto messo in luce da Julian Emanuel di Evercore ISI: dal 1990, quando la Fed allenta la politica monetaria, le società con un alto tasso di buyback superano le performance di quelle con un tasso basso.
Per diversi analisti però, lo stop ai buyback non sarebbe necessariamente negativo: per Marija Veitmane di State Street il focus principale infatti sono le azioni della Fed.
Fonte: Bloomberg