Petrolio: mercato sottoalimentato, opzioni call rialziste sempre più costose

Petrolio: mercato sottoalimentato, opzioni call rialziste sempre più costose

Il petrolio è salito verso i 95 dollari al barile, prolungando un'impennata che è stata trainata da una domanda sostenuta e dai tagli all'offerta da parte dei leader dell'OPEC+, Arabia Saudita e Russia. Il Brent ha guadagnato lo 0,3%, dopo un rally di tre settimane che ha fatto salire i prezzi dell'11%. Negli ultimi giorni i guadagni sono stati accompagnati da un balzo dei principali timespread, che suggeriscono che il mercato è sottoalimentato, mentre le opzioni call rialziste stanno diventando più costose. Il greggio a Londra è salito di quasi il 10% quest'anno, grazie alla riduzione della produzione da parte dell'OPEC+ e al miglioramento delle prospettive della domanda, con gli Stati Uniti che potrebbero evitare la recessione proprio mentre le raffinerie in Cina si danno da fare. In questo contesto, le scorte di greggio sono diminuite, mentre gli speculatori hanno aumentato le scommesse nette sul Brent e sul benchmark statunitense West Texas Intermediate, portandole ai massimi di 15 mesi.

L'impennata del petrolio sembra destinata ad alimentare le pressioni inflazionistiche in tutto il mondo, proprio mentre i banchieri centrali, compresi quelli della Federal Reserve statunitense, cercano di stabilire se hanno già fatto abbastanza per frenare il ritmo dei rialzi dei prezzi aumentando i tassi di interesse. Sarà una settimana importante per la politica monetaria, con le decisioni della Fed e della Banca d'Inghilterra, tra le altre. "Da tempo sosteniamo che il mercato del petrolio sarebbe diventato sempre più rigido nella seconda metà del 2023", ha dichiarato Arne Lohmann Rasmussen, responsabile della ricerca di A/S Global Risk Management. "Questa stretta è arrivata e sembra solo una questione di tempo prima di vedere un test di 100 dollari al barile". Con l'Arabia Saudita e la Russia che hanno prolungato i limiti all'offerta fino alla fine dell'anno, il ministro saudita dell'Energia Abdulaziz bin Salman Al Saud sarà tra i relatori principali del World Petroleum Congress che si terrà lunedì a Calgary.

Sul mercato fisico, i prodotti raffinati come il diesel stanno dando sempre più segnali di allarme, con le raffinerie mondiali che si dimostrano incapaci di produrre una quantità sufficiente di carburante industriale. I prezzi hanno superato di gran lunga quelli del greggio. Fonte: Bloomberg

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