
Forte rialzo per le quotazioni del petrolio, che ha raggiunto i
massimi degli ultimi 5 mesi dopo le nuove sanzioni aggressive degli USA contro la Russia. Nello specifico, le mosse hanno preso di mira i grandi esportatori, le compagnie di assicurazione e oltre 150 petroliere.
Gli analisti ritengono che queste decisioni creeranno dei rischi al ribasso per l’offerta della materia prima.
La decisione dell’Amministrazione uscente potrebbe inasprire le tensioni geopolitiche, cambiando le prospettive ribassiste per il petrolio. Oltre a questo, l’aumento dei prezzi potrebbe creare delle problematiche a livello di inflazione, rendendo il dato ancora più appiccicoso.
Gli analisti di Citrigroup hanno evidenziato che potrebbe essere colpito il 30% della “flotta ombra” di petroliere russe, circa 800mila barili al giorno. La perdita effettiva potrebbe però essere inferiore alla metà. Per Goldman Sachs invece, le aspettative sull’output russo non cambiano, in quanto il prezzo potrebbe essere più basso per incentivare gli acquisti.
Fonte: Bloomberg
Fonte immagine: Refinitiv