Petrolio: domanda Cina potrebbe essere più debole del previsto

Per Goldman Sachs, ci sono dei rischi per le sue previsioni di domanda di petrolio in Cina. La stima di base implica una crescita della richiesta cinese di 470mila barili al giorno, arrivando a 16,9 milioni al giorno nel 4° trimestre 2024. Per gli esperti, c’è un pericolo di ribasso per quest’ultima previsione di 600mila barili al giorno

Fonte: ricerca Goldman Sachs

Uno dei motivi che ha spinto gli analisti a prezzare questo rischio è il fatto che la spinta fornita dalle riaperture è ampiamente alle spalle. Utilizzando un modello di calcolo, gli esperti stimano che con una crescita del PIL del 4,7% nel 2024 la domanda di petrolio crescerebbe di 370mila barili. Al contrario, se il Prodotto Interno Lordo dovesse attestarsi al 3%, l’aumento della richiesta di petrolio sarebbe di soli 50mila barili. 

Fonte: ricerca Goldman Sachs

Un secondo approccio di calcolo considera la crescita della domanda dei prodotti petrolchimici, i maggiori responsabili dell’aumento della richiesta di petrolio in Cina. Gli esperti ritengono che ci possa essere un rischio al ribasso nelle previsioni di 230mila barili al giorno. 

Altri fattori negativi citati da GS sono l’aumento delle vendite di auto elettriche e le conversazioni in ottica bearish con i consumatori cinesi.

I possibili impatti sul prezzo



Ma in generale, quali implicazioni ci potrebbero essere per i prezzi? L’ipotesi di 600mila barili al giorno in meno di crescita della domanda potrebbe tagliare di 5 dollari la previsione di 81 dollari sul petrolio Brent. Gli analisti ritengono comunque che le quotazioni possano veleggiare nel range di 70-90 dollari

Sono 4 le ragioni che portano gli analisti a pensare che questa previsione sia bilanciata. Innanzitutto, la politica macroeconomica della Cina e l’espansione attesa sul fronte petrolchimico limitano i rischi al ribasso della crescita della domanda cinese. 

In secondo luogo, la tendenza del nowcast sulle scorte commerciali dei Paesi OCSE ha registrato una tendenza al ribasso e si trova 59 milioni di barili al di sotto rispetto alle stime di gennaio. Questo aggiunge 5 dollari al prezzo. Un altro motivo che sostiene l’outlook riguarda i rischi geopolitici. In questo quadro, l’OPEC potrebbe iniziare più tardi a eliminare parte degli ultimi tagli all’output. GS ritiene che l’Arabia Saudita voglia mantenere i mercati petroliferi rigidi. 

Fonte: ricerca Goldman Sachs

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