Premio al rischio: un confronto tra varie economie

Premio al rischio: un confronto tra varie economie

Ieri (https://t.me/freefinancepro/1224) abbiamo visto che negli USA il premio al rischio è costantemente sceso fino ad arrivare intorno allo zero, valore che implica una convenienza quasi inesistente per gli investitori a detenere azioni rispetto ad asset “risk free”. Abbiamo quindi guardato il risk premia per diverse economie come Italia, Germania e Francia. Per uniformare i dati, è stata utilizzata un’altra misura di P/E fornita da Refinitiv e disponibile per tutti gli indici osservati (per gli USA, i risultati non variano in modo significativo rispetto a quanto visto ieri). Ricordiamo che come misura abbiamo scelto una piuttosto semplice, ottenuta sottraendo all’earnings yield dei vari listini azionari il rendimento del rispettivo decennale. I risultati sono particolarmente interessanti e forniscono un buon colpo d’occhio. Mentre per gli USA valgono le considerazioni viste ieri, per l’Europa la situazione è diversa, in quanto risulta ancora premiante detenere azioni rispetto ai bond. Si nota subito che per il Vecchio Continente ci si trova ancora sui valori medi degli ultimi 10 anni. Per gli analisti di Barclays, un rally sostanziale dei bond nel breve termine potrebbe avvenire in uno scenario che implica un crollo degli asset di rischio. La situazione sulla domanda di obbligazioni è infatti complessa e non fa presagire un livello di rendimento per cui gli operatori inizino ad acquistare a piene mani. Per ora non sembra che la Fed possa invertire il Quantitative Tightening e resterà dunque un venditore netto di bond USA. Inoltre, il premio a termine più elevato indica che gli investitori richiedono yield maggiori rispetto a prima per prestare denaro.

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