Nell’ultima seduta della settimana prevale il segno più sui principali indici di Borsa statunitensi ed europei. Il future sull’S&P 500 segna il +0,09%, quello sul Dow Jones il -0,03% e quello sul NASDAQ 100 il -0,17%. Il rendimento del T-Note a 10 anni segna invece un -0,57% al 4,108. In Europa il FTSE Mib registra il +0,71%, il DAX il +0,23% e il CAC 40 il +2,30%.
Dai dati macroeconomici USA emergono segnali misti: se da un lato il
PCE core su base annuale ha registrato un aumento inferiore di quanto si aspettassero gli analisti, i
consumi personali di dicembre sono saliti ben più delle attese. In attesa della
riunione della Fed della prossima settimana, il mercato continua a vedere un taglio dei tassi a maggio con il 92,3% di probabilità. Sul fronte delle materie prime segnaliamo il calo del petrolio (-0,90%), con i prezzi che prendono un po’ di respiro dopo i rialzi degli scorsi giorni. Recupera invece terreno il Bitcoin (+2,79%) grazie al
rallentamento dei deflussi dal Grayscale Bitcoin Trust: diversi esperti ritengono che questo potrebbe frenare il crollo della prima criptovaluta per capitalizzazione.