In un recente articolo del Wall Street Journal, viene messo in luce come l’economia USA continua a perdere forza. Se le tendenze attuali dovessero continuare, i responsabili politici potrebbero iniziare a preoccuparsi. Lo scorso venerdì, i redditi personali hanno registrato uno +0,3% su base mensile, meno dello 0,5% di marzo. I consumi sono cresciuti solo dello 0,2%, ben sotto lo 0,7% di marzo.
Corretti per l’inflazione, i redditi e i consumi disponibili sono scesi del -0,1%. Non sembra inverosimile che l’impatto dell’alta inflazione stia raggiungendo i consumatori, erodendo i risparmi. Scott Anderson di BMO Capital rileva che ad aprile il tasso di risparmio è rimasto invariato rispetto a marzo, al 3,6%, molto meno rispetto al 5,2% della media a 12 mesi. In questo quadro, il Chicago Business Barometer è sceso a 35,4 punti a maggio, i minimi da maggio 2020. A queste informazioni si rileva anche la revisione al ribasso del PIL del 1° trimestre 2024 all’1,3%.
Questi dati influenzeranno però la Fed solamente quando si trasmetteranno alle buste paga. Si ricorda però che il mercato del lavoro si muove sempre in ritardo rispetto al cambiamento economico vero e proprio.
Fonte: Wall Street Journal