Rally di Natale per azionario e obbligazionario: la nostra view

Due settimane fa abbiamo pubblicato questo studio (https://t.me/freefinancepro/1383) che mostra come i rendimenti dei bond sono SEMPRE scesi dopo l'ultimo rialzo dei tassi.
Il 2023 è l'unico anno in cui questo non è avvenuto: da luglio non abbiamo un rialzo dei tassi ma i rendimenti dei bond invece di scendere sono saliti.
Eliminando i fattori strutturali (alta offerta e bassa domanda, alto livello di indebitamento USA, politica fiscale insostenibile etc. di cui abbiamo parlato nel penultimo webinar: https://youtu.be/mTs9yFVhPeo), il freno al ribasso dei rendimenti dei bond (e al rialzo dei prezzi) era dato dall'incertezza sul fatto che quello di luglio fosse l'ultimo rialzo. Ieri la conferenza di Powell (https://t.me/freefinancepro/1599), per quanto non abbia fornito spunti interessanti, è stata letta dagli analisti come uno stop ai rialzi dei tassi (personalmente la view che condivido di più è quella di una lunga pausa e forti tagli quando qualcosa inevitabilmente si "romperà").
Ebbene, se la conferenza di Powell di ieri fosse stata letta come uno stop al rialzo dei tassi (in effetti le probabilità di ulteriori rialzi sono basse -> 17,4% a dicembre, 24,2% a gennaio, 20,1% a febbraio secondo il CME) sarebbe lecito aspettarsi un rialzo sia dell'azionario che dell'obbligazionario. Infatti in questo studio (https://t.me/freefinancepro/988) avevamo mostrato come tra l'ultimo rialzo e il primo taglio dei tassi generalmente il mercato americano (S&P500) registra una performance positiva. Considerando anche la stagionalità positiva (https://t.me/freefinancepro/1559) dopo un ottobre negativo, il rally di Natale sembra più probabile. Ne parleremo anche al webinar di domani in diretta live alle ore 11, evidenziandone opportunità e minacce. Per iscriversi: https://bit.ly/3ZLzoG3.

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