Il programma di finanziamento a termine per le banche della Fed (BTFP), lanciato durante la crisi bancaria regionale, consente a banche e cooperative di credito di prendere in prestito fondi per un periodo massimo di un anno, dando in garanzia Treasury statunitensi valutati alla pari. A inizio mese la FED ha informato che
il programma non sarà prorogato oltre la scadenza dell'11 marzo e ieri ha deciso che il
tasso di interesse applicato "non sarà inferiore" a quello dei saldi di riserva.
Il tasso sui saldi di riserva, che di solito si muove di pari passo con il tasso di riferimento della Fed sui federal funds, è attualmente del 5,4% rispetto al 4,88% del programma di prestito, che è legato ai tassi di interesse di mercato. Per questo gli istituti
hanno trovato più conveniente prendere in prestito liquidità attraverso il nuovo strumento piuttosto che rivolgersi allo sportello di sconto. In effetti, nella settimana fino al 17 gennaio le banche hanno attinto allo sportello per soli 2,3 miliardi di dollari, ben lontano dal massimo storico di 153 miliardi di dollari raggiunto a marzo.
Per le banche,
il calo dei costi di prestito del BTFP ha rappresentato un'opportunità di arbitraggio più ampia, in cui potevano prendere a prestito dallo sportello prima di depositare i proventi nei loro conti presso la Fed per guadagnare interessi sui saldi di riserva.
La modifica elimina di fatto questa opportunità.
I dati della Fed mostrano un record di 162 miliardi di dollari di prestiti dal BTFP nella settimana fino a mercoledì 17 gennaio. Questo dato si confronta con il precedente massimo storico di 147 miliardi di dollari raggiunto la settimana precedente. La scorsa settimana l'Economist ha
definito il programma "una macchina da soldi gratis per le banche".Fonte: Bloomberg