Azioni USA: cresce l'ottimismo dopo l'incertezza tariffaria

Gli analisti di Barclays hanno alzato il target sull’S&P 500 da 5.900 a 6.050 punti, lasciando la previsione sugli EPS invariata a 262 dollari per via dei rischi associati a tassi ancora elevati, preoccupazioni per le prospettive fiscali, l’impatto dei dazi e il possibile calo dei consumi. Tuttavia, il picco di incertezza legato alle tariffe potrebbe essere superato.

Per il 2026 le attese sono ancora più positive, con un S&P 500 atteso a 6.700 punti. Gli EPS sono stimati a 285 dollari, sotto il consensus a 301 dollari, con la crescita degli utili che dovrebbe normalizzarsi dopo gli shock indotti dalle tariffe. È poi possibile che gli effetti di secondo ordine dei dazi su crescita e inflazione mantengano i consumi deboli rispetto ai livelli tendenziali di lungo periodo.

Fonte: ricerca Barclays

Gli analisti hanno poi fornito gli scenari bull e bear. Nel primo viene ipotizzata una tariffa del 30% sulla Cina e del 10% per il resto del mondo, in quello più positivo i dazi sono visti rispettivamente al 20% e al 10%, mentre in quello più negativo al 60% e 10%.

Nello scenario bull, l’S&P 500 potrebbe salire a 6.600 punti, mentre in quello più negativo la discesa potrebbe essere profonda, con un obiettivo a 4.500 punti. Per quello che riguarda gli EPS invece, le aspettative sono per 272 e 244 dollari.

Nel 2026 invece il Bull Case vede il principale indice di Borsa USA a 7.300 punti, mentre il Bear Case a 4.900 punti. Gli EPS sono stimati rispettivamente a 298 e 262 dollari.

Dal punto di vista settoriale, il comparto finanziario, health care e big tech presentano un outlook positivo.

Fonte: ricerca Barclays

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