BCE: le attese degli analisti per il meeting di settembre

Giovedì 12 settembre si terrà il primo meeting della BCE dopo la pausa estiva. La riunione sarà osservata con attenzione, in quanto dovrebbero essere tagliati nuovamente i tassi di interesse e saranno pubblicate le nuove proiezioni economiche. Un’altra decisione che dovrebbe essere presa è quella relativa alle differenze tra i 3 tassi

Mentre quello sui depositi dovrebbe essere tagliato di 25 punti base, gli altri due potrebbero essere abbassati di 60 punti. Questa decisione garantirebbe all’Eurotower di mantenere il controllo sulle condizioni di mercato mentre il bilancio si riduce. Lo spread tra questi tassi passerebbe dunque dagli attuali 50 punti a 15. In sostanza, in caso di taglio, il tasso sui depositi arriverebbe al 3,50%, quello di rifinanziamento principale al 3,65% e quello di rifinanziamento marginale al 3,9%. Vediamo ora cosa si attendono gli analisti.

Deutsche Bank




Fonte: ricerca Deutsche Bank

  • La BCE taglierà il tasso di deposito di 25 punti base, confermando che l’istituto centrale è entrato in un ciclo di allentamento.
  • Il board non dovrebbe rifiutare l’ipotesi di ripresa economica, anche se le proiezioni di crescita potrebbero essere riviste al ribasso (0,8% nel 2024, 1,3% nel 2025 e 1,6% nel 2026), Non sono invece previste variazioni nelle attese dell’inflazione rispetto alle proiezioni di giugno.
  • Il board potrebbe sottolineare le sue preoccupazioni in merito all’incertezza e alla domanda esterna
  • Nella conferenza stampa, Lagarde dovrebbe ribadire l’appropriatezza dell’approccio graduale, senza però escludere un allentamento più veloce. Molte affermazioni dovrebbero essere ripetute, come quelle relative alla dipendenza dai dati, al fatto che la chiave della disinflazione risiede nei salari-produttività-margini e che ci saranno molti dati da osservare per il meeting di dicembre. Inoltre, potrebbe essere evidenziato che la politica dovrà comunque rimanere restrittiva per un tempo sufficiente a garantire un ritorno dell’inflazione all’obiettivo. Tuttavia, questa tempistica non dovrà portare la crescita dei prezzi sotto il target. 

Goldman Sachs




Fonte: ricerca Goldman Sachs

Il tasso sui depositi sarà tagliato di 25 punti base. La riduzione dovrebbe essere motivata con la maggiore fiducia nel processo disinflazionistico. 

  • Le proiezioni di crescita per il 2024 e il 2025 dovrebbero essere riviste al ribasso di 0,1 punti percentuali, allo 0,8% all’1,3%.
  • Il Consiglio dovrebbe ribadire che le condizioni di finanziamento rimangono restrittive, mentre i rischi per le prospettive di crescita sono orientati al ribasso. Potrebbe poi essere riconosciuta la decelerazione della crescita salariale, continuando ad avvertire che le pressioni interne sui prezzi restano elevate e l’inflazione complessiva sarà oltre il target anche il prossimo anno. Sarà poi ripetuto che l’approccio è quello dipendente dai dati e non verranno fatti impegni in un particolare percorso dei tassi. 
  • La conferenza stampa di Lagarde avrà un tono simile ai recenti commenti degli esponenti della BCE. Le tematiche verteranno prevalentemente sul fatto che l’inflazione dei servizi è appiccicosa ma anche sul fatto che ci sono stati progressi sulla crescita salariale, con il processo disinflazionistico ancora in corso. Dovrebbe poi essere enfatizzata la dipendenza dai dati in caso di domanda sul percorso da seguire. Non ci si aspetta che la Governatrice dell’Eurotower commenti la possibilità di un taglio ad ottobre. 

Danske Bank



  • La BCE taglierà il tasso sui depositi di 25 punti base.
  • Le proiezioni di crescita del 2024 e 2025 dovrebbero essere tagliate rispettivamente di 0,1 e 0,2 punti percentuali. Gli analisti ritengono inoltre che per quest’anno e il prossimo la BCE alzerà le stime sull’inflazione core al 2,9% e al 2,3% (da 2,9% e 2,2%).

 

Nordea




Fonte: ricerca Nordea

  • La BCE ridurrà il tasso sui depositi di 25 punti base.
  • L’istituto centrale non dovrebbe fornire dettagli precisi sul percorso di riduzione del costo del denaro
  • La maggior parte del Consiglio dovrebbe preferire un percorso graduale di tagli e il dibattito potrebbe vertere sulle future riduzioni. 
  • Per quanto riguarda le proiezioni economiche, il PIL dovrebbe essere rivisto allo 0,7% nel 2024 e all’1,3% nel 2025. L’inflazione headline per il 2024 potrebbe essere vista in aumento al 2,6% (dal 2,5%), mentre il dato core per il 2024 e il 2025 potrebbe attestarsi al 3% e al 2,4% (dal 2,8% e 2,2%) delle stime di giugno. Per il resto, non sono attese variazioni. 

Fonti: ricerche Deutsche Bank, Goldman Sachs, Danske Bank e Nordea

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