La BoE lascia i tassi fermi

Come da previsioni, la Bank of England ha mantenuto i tassi fermi al 5,25%. La decisione ha visto 6 esponenti del Monetary Policy Committee favorevoli, mentre 2 avrebbero voluto alzare il costo del denaro e 1 tagliarlo. Questa divisione all’interno del board è la più profonda dal 2008 ed Andrew Bailey, Governatore dell’istituto, ha dichiarato che le riduzioni del costo del denaro sono in fase di valutazione. 

Per Bailey, ci sono state buone notizie sul fronte inflazionistico negli scorsi mesi. Tuttavia, si dovranno avere maggiori prove di flessione prima di mettere nuovamente mano ai tassi. Il MPC ha affermato che aggiusterà la politica a seconda dei dati economici, tenendo sotto controllo il periodo in cui lasciarli invariati. Nel percorso che presuppone tassi al 5,25%, la BoE prevede che l’inflazione scenda all’1,4% nell’orizzonte temporale di 2 anni e allo 0,9% in 3 anni. 

Ipotizzando tassi al 4% nel 2024 e al 3,5% nel 2025 la Banca centrale inglese stima un’inflazione al 2,3% dopo 2 anni e all’1,9% in 3 anni. Ciò evidenzia un certo atteggiamento dovish da parte dell’istituto, visto che il primo scenario sembra troppo restrittivo.

Per l’istituto, i rischi sui prezzi restano inclinati verso l’alto, con una minaccia rappresentata dalle tensioni geopolitiche sul Mar Rosso. Per quello che riguarda l’economia, la BoE ha migliorato le previsioni vedendo un PIL allo 0,25% nel 2024 e allo 0,75% nel 2025. Inoltre, si stima che circa due terzi degli effetti dell’aumento dei tassi siano stati assorbiti dall’economia. Le attese del mercato riportate da Refinitiv mostrano una probabilità del 50,2% di un taglio dei tassi a maggio e una del 75,2% per giugno.

Fonte immagine: Refinitiv

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