S&P 500: rally o bull trap?

S&P 500: rally o bull trap?

Michael Wilson di Morgan Stanley ha avvertito che non bisogna farsi ingannare dal fatto che il rally delle azioni statunitensi sia l'inizio di un nuovo mercato toro. “È questo il breakout che conferma un nuovo mercato toro? La risposta breve è no", ha detto Wilson. "Ci sono molti segnali tecnici e fattori fondamentali che contrastano con questa idea", tra cui le valutazioni elevate, la ristretta ampiezza dei titoli che hanno guidato il rally e la sovraperformance dei titoli difensivi.
Wilson si è classificato al primo posto nel sondaggio Institutional Investor dello scorso anno per aver previsto correttamente il crollo dei titoli. Tuttavia, la sua previsione di ulteriori ribassi nel primo semestre si è rivelata sbagliata, con l'S&P 500 che ha guadagnato oltre il 9% finora nel 2023. Wilson ha affermato che una risoluzione dei negoziati sul tetto del debito potrebbe far salire le azioni nel breve termine, ma "la considereremmo una falsa rottura/trappola per tori". Altri, tra cui gli strategist di JPMorgan Chase & Co. guidati da Dubravko Lakos-Bujas, mettono in guardia da una maggiore volatilità del mercato a causa del protrarsi dei negoziati a Washington.
Savita Subramanian di Bank of America mantiene invece una view rialzista. Ha alzato il suo obiettivo di fine anno per lo S&P 500 a 4.300 punti, circa il 2,6% in più rispetto alla chiusura di venerdì.


Commento: La sovraperformance dei titoli difensivi e il fatto che pochi titoli stiano in effetti guidando il rally azionario sono segnali in forte contrasto con la view che sia la fine del mercato orso. Come abbiamo visto nell’ultimo webinar (https://youtu.be/O9vkGW-k-dA) i gestori patrimoniali sono molto cauti nell’investire e continuano a sovrappesare i difensivi, lo stesso vale per gli hedge fund (in particolare sulle azioni USA), gli investitori più patrimonializzati investono nel breve (money market) o su strumenti difensivi (oro e argento, titoli governativi). Dunque forse non è il momento di essere euforici e farsi prendere dalla FOMO. L’abbiamo ripetuto centinaia di volte da inizio anno: il 2023 è l’anno dello stock picking – alcuni settori e alcune azioni sono state in grado di sovraperformare ampiamente il mercato da inizio anno. Anche se si trattasse di una bull trap, l'interesse per alcune azioni in crescita e con migliori prospettive rispetto al resto del mercato potrebbe continuare ad essere elevato. Dunque saper individuare le azioni, i settori e le asset class in grado di sovraperformare ci permette di incrementare sensibilmente la performance del nostro portafogli, quest’anno molto più che in passato.

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