09 ottobre 2023
Tra le varie cause particolari che stanno avvenendo in USA nell’attuale ciclo di rialzo dei tassi è la forza dei consumi. Oltre ai risparmi accumulati nel corso della pandemia c’è un altro fattore che spesso non si considera: l’avanzare dell’età. I dati del Census Bureau evidenziano che il 17,7% della popolazione ad agosto aveva oltre i 65 anni, il valore più alto dal 1920. Questa fascia di popolazione ha caratteristiche che la rendono più resistente al rialzo dei tassi, in quanto presenta risparmi elevati, hanno meno bisogno di prestiti e sono sostanzialmente immuni alle dinamiche del mercato del lavoro e all’aumento dei costi relativi alle abitazioni, visto che difficilmente si trasferiscono. Non solo: hanno ricevuto un adeguamento dell’8,7% dai pagamenti pensionistici a gennaio e un aggiustamento per compensare l’aumento dell’inflazione del 9,1% dell’anno scorso. Oltre a ciò, gli over 70 detengono il 26% del patrimonio delle famiglie, il massimo dall’inizio delle misurazioni nel 1989. In termini di spesa, gli anziani hanno contato per il 22% dei consumi nel 2022, il massimo dall’inizio delle rilevazioni nel 1972. Dal 1982 inoltre, la spesa delle famiglie più anziane è cresciuta del 34,5% contro il 16,5% di quelle più giovani. Marshal Cohen di Circana ha evidenziato che le persone con oltre il 65 anni di età sono più attive che mai, facendo attività più a lungo. Ed Yardeni, Presidente e Chief Investment Strategist di Yardeni Research, nota che secondo la Fed i Baby Boomers hanno accumulato una ricchezza di 77.100 miliardi di dollari. Nella teoria della fine dei risparmi pandemici, Yardeni evidenzia che c’è un buco da 77mila miliardi di dollari nella teoria che la fine dei risparmi accumulati nel corso della pandemia affosserà la crescita economica.
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