USA: alcuni segnali di preoccupazione dal mercato del lavoro

Gli ultimi dati del mercato del lavoro mostrano una situazione di stabilità. Tuttavia, in un recente report, gli analisti di MetLife Investment Management mettono in evidenza alcuni segnali di preoccupazione.

Innanzitutto i giovani laureati faticano a trovare un’occupazione, con la disoccupazione giovanile aumentata rapidamente rispetto al tasso generale. L’aumento di questo gap, storicamente, ha coinciso con una recessione.

Fonte: ricerca MetLife Investment Management

Tuttavia questa volta la storia potrebbe essere diversa, in quanto il divario è ridotto rispetto al passato e le dinamiche del lavoro associate all’immigrazione stanno ancora entrando nell’economia.

Oltre a questo, si sta notando un lento e costante aumento dei disoccupati per periodi più lunghi. In particolare, sembra più difficile trovare un’occupazione. La durata mediana della disoccupazione ad aprile ha raggiunto le 10,4 settimane, massimi da aprile. 1,7 milioni di cittadini USA sono stati disoccupati per oltre 27 settimane ad aprile, un valore che non si vedeva dal 2017.

Fonte: ricerca MetLife Investment Management

Ci si potrebbe aspettare un peggioramento di queste metriche nel caso in cui le aziende dovessero interrompere le assunzioni e sospendere le decisioni di investimento per via dell’incertezza fiscale ed economica. Si potrebbe osservare anche una disoccupazione strutturale causata dai cambiamenti politici, specie nei settori colpiti negativamente dalle tariffe o dalla minore spesa pubblica.

Le aziende hanno un comportamento cauto sul mercato del lavoro e restano riluttanti a licenziare. Al contempo, le persone sono sempre più restie a lasciare il lavoro.

Il 2° trimestre del 2025 sarà particolarmente critico per il mercato del lavoro, con gli effetti cumulativi dei dazi, delle azioni del DOGE e dell’incertezza che si ripercuoteranno su retribuzioni e sui dati. Nella seconda metà dell’anno poi, i dati occupazionali potrebbero essere monitorati con più attenzione dalla Fed.

I rischi rimangono orientati verso una crescita più ampia del previsto.

Fonte: ricerca MetLife Investment Management

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