Semestrale LVMH

🔹Ricavi: 42,240 miliardi di euro, previsioni a 42,219 miliardi (dati Refinitiv)
🔹EPS: 16,93 euro, attese a 15,76 euro (dati Refinitiv)
🔹EBITDA: 14,653 miliardi di euro su stime a 17,242 miliardi (dati Refinitiv)
🔹Le vendite sono aumentate del 21%, rispettando le stime degli analisti.
🔹Tuttavia il fatturato è sceso dell’1% negli Stati Uniti (dati coerenti con quanto visto per Richemont: https://t.me/freefinancepro/620) a causa del rallentamento dell'economia che ha colpito in particolare i clienti aspirazionali, che hanno speso meno per i prodotti di lusso entry-level
🔹Il gruppo ha anche aumentato i prezzi, con Christian Dior che all'inizio del mese ha aumentato i prezzi del 4% in media a livello globale, seguendo una mossa simile da parte di Louis Vuitton il mese scorso.
🔹LVMH ha sostenuto costi di marketing significativi nel primo semestre, a causa di sfilate di alto profilo, in particolare di Christian Dior e Louis Vuitton, e del debutto di Pharrell Williams nel settore maschile il mese scorso a Parigi. La spesa è stata più elevata del solito ci si attende una riduzione nel secondo semestre.
🔹Le vendite di tutte le divisioni sono cresciute a due cifre nel secondo trimestre, ad eccezione dell'unità vini e liquori, che ha risentito dell'indebolimento della domanda di Hennessy Cognac negli Stati Uniti.
🔹Gli acquirenti cinesi acquistano sempre più spesso al di fuori del loro Paese, ma nelle destinazioni turistiche regionali piuttosto che in quelle più lontane. Le vendite organiche in Asia, Giappone escluso, sono aumentate del 34% nel secondo trimestre.
🔹I risultati indicano "un primo passo verso la normalizzazione", ha scritto in una nota Luca Solca, analista di Sanford C. Bernstein. "La transizione produrrà probabilmente alcune turbolenze", ma "in assenza di un atterraggio duro della recessione, il settore dovrebbe presto trovare un equilibrio".