È lo short-vol trade la causa della tranquillità del mercato?

Le misure di volatilità del mercato azionario sono scese su livelli che non si vedevano da anni in un contesto in cui gli indici di Borsa continuano ad aggiornare i massimi storici. Il Wall Street Journal riporta come gli investitori stanno rispondendo cercando di proteggersi da possibili perdite attraverso le cosiddette covered call, ossia ETF che vendono opzioni con l’obiettivo di ottenere reddito aggiuntivo o aumentare i rendimenti. Questi investono principalmente in azioni come Tesla e Meta Platforms e in indici come S&P 500 e NASDAQ 100. 

Una parte degli asset dell’ETF viene utilizzata per vendere un’opzione call che il fondo possiede in cambio di un premio. L’acquirente dell’opzione ha il diritto di comprare le azioni sottostanti ad uno strike predeterminato. Questi strumenti riescono a dare il meglio in fasi di mercato laterali e in caso di ribassi tendono a scendere meno. Il lato negativo? L’esclusione dei potenziali guadagni nei rally

I dati di Morningstar Direct riportano che gli asset in questo tipo di fondi abbiano hanno raggiunto gli 80 miliardi di dollari: nel 2020 erano solamente 7 miliardi. Questo incremento è stato supportato dalla SEC, che dal 2020 ha reso più facile agli ETF acquistare o vendere opzioni. Il JP Morgan Equity Premium, il più grande della categoria, ha AUM di 32,8 miliardi di dollari e ha reso il 13% da maggio 2020 (contro il 17,2% dell’S&P 500).

L’interesse per questi strumenti viene attribuito al desiderio degli investitori di ottenere un reddito regolare e che cercano di proteggersi da grandi perdite, specie quando si avvicinano al momento della pensione. 

Un motivo di preoccupazione evidenziato dal WSJ deriva dal fatto che questi ETF sono una versione diversa del trade short-vol scoppiato nel febbraio 2018 a causa del crollo di due prodotti sulla volatilità negoziati in Borsa, episodio conosciuto come Volmageddon che ha causato forti perdite per diversi investitori. In generale, diversi esperti sono scettici sul fatto che ciò possa ripetersi in quanto la struttura opzionale è relativamente benigna e non ci sono eventi detonanti concepibili per la struttura. 

Bram Kaplan di JP Morgan ha evidenziato che l’aumento dei fondi che vendono opzioni sta contribuendo alla calma del mercato, con i dealer che devono coprire i rischi. 

Fonte: Wall Street Journal

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