S&P 500: 5 possibili segnali di stress

Gli analisti di Bank of America evidenziano 5 fattori di rischio per le azioni statunitensi.

Fonte: ricerca Bank of America

Innanzitutto, gli indicatori osservati dagli analisti per identificare un massimo dell’S&P 500 sottolineano la necessità di cautela. Il 60% è stato attivato, poco sotto il 70% osservato di solito in area di massimi.

Un’altra problematica riguarda il fatto che gli elementi che trainano gli utili, forza dei consumatori e IA, potrebbero essere in contrasto. L’intelligenza artificiale potrebbe infatti ridurre la domanda di servizi professionali, i cui lavoratori dagli anni ’80 hanno contribuito maggiormente alla crescita dei consumi.

Il terzo rischio è rappresentato dai prestiti privati. In particolare, i finanziamenti all’IA hanno creato un nodo che coinvolge mega cap, trasferimenti di fondi e il Governo stesso. Questo non è un vero e proprio rischio, ma un fattore di complicazione.

La quarta ragione di possibile stress riguarda la visibilità limitata a causa dell’escalation commerciale tra USA e Cina e lo shutdown.

Infine, si deve prestare attenzione alla possibilità di eventi creditizi simili a quelli osservati la scorsa settimana. Per BofA, le banche regolamentate sono meglio capitalizzate e più protette, ma l’S&P 500 potrebbe essere vulnerabile a causa della liquidità.

Questo perché la proprietà passiva domina l’indice USA: se le difficoltà nel settore dei prestiti privati dovessero continuare, i fondi pensione e gli altri attori del mercato potrebbero essere costretti a vendere i fondi indicizzati per evitare penalizzazioni sugli asset privati e far fronte alle obbligazioni correnti.

Fonte: ricerca Bank of America

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