La World Bank ha aumentato le previsioni di crescita globale di 0,2 punti percentuali, portandole al 2,6% per il 2024. Il miglioramento delle prospettive, che dovrebbe portare al soft landing, arriva grazie a stime più rosee per l’economia statunitense. Tuttavia il Vice capo economista della Banca Mondiale, Ayhan Rose, ha avvertito che si potrebbe essere bloccati nella crescita lenta e prevista al 2,7% nel 2025 e nel 2026, sotto la media del 3,1% della media relativa al decennio pre-pandemia.
Rispetto alla media del periodo 2000-2019, nei prossimi 3 anni i tassi rimarranno doppi frenando la crescita e mettendo pressioni al debito dei Paesi emergenti. Nel report è contenuta anche un’ipotesi di costo del denaro higher for longer, in cui l’inflazione nelle economie avanzate mantiene i tassi 40 punti base rispetto allo scenario base. In questo caso, la crescita globale si ridurrebbe al 2,4% nel 2025. Un altro rischio è relativo ai vari conflitti geopolitici, in particolare nei confronti di quelli armati a Gaza e in Ucraina.
Inoltre, potrebbero esserci più inefficienze nelle catene di fornitura globali dovute prevalentemente al maggiore protezionismo. Dei punti positivi potrebbero arrivare dalla crescita economica USA oltre le aspettative. Se l’inflazione globale dovesse scendere grazie agli aumenti di produttività, al miglioramento delle catene di approvvigionamento e dai minori prezzi delle materie prime, si potrebbe osservare un taglio dei tassi più rapido, che favorirebbe la crescita del credito.