Il tasso di risparmio in USA è veramente basso? Gli ultimi dati ufficiali relativi a luglio mostrano un dato al 2,9%, 4,5 punti percentuali in meno rispetto alla media del 2019 e poco sopra i minimi storici del periodo pre GFG del 2005-2007. Livelli così bassi aumentano le preoccupazioni in merito alla sostenibilità dei consumi, con rischi al ribasso in quanto le famiglie sembrerebbero avere poco margine per aumentare le spese e ridurre il risparmio.
Fonte: ricerca Goldman Sachs
Gli analisti di Goldman Sachs evidenziano però che il tasso di risparmio potrebbe non essere così basso, per 3 motivi.
Il primo consiste in due bias nella misurazione del reddito personale (DPI), che lo stanno sottostimando dell’1,7%. In particolare, il reddito da interessi è sottostimato di circa 350 miliardi di dollari (1,5% del DPI) a causa del metodo di estrapolazione del Bureau of Economic Analysis per stimare i pagamenti netti di interesse. Oltre a ciò, il BEA non riesce a catturare completamente gli immigrati nelle statistiche sull’occupazione, riducendo il reddito da lavoro di 40 miliardi di dollari (0,2% del DPI).
Il secondo elemento riguarda la discesa di 0,4 punti rispetto al reddito disponibile dal 2019 da parte dei contributi dei datori di lavoro ai fondi pensionistici e assicurativi non sanitari. Ciò riflette gli aumenti degli asset che hanno migliorato i livelli di finanziamento delle pensioni. Minori contributi riducono automaticamente il reddito personale dichiarato, poiché entrano nella componente non salariale della retribuzione. Tuttavia, non modificano il flusso di cassa delle famiglie.
Il terzo fattore riguarda invece la spesa legata alle elezioni delle organizzazioni non-profit, che sta aumentando la spesa PCE dello 0,2% (riducendo dello stesso importo i risparmi). Questo è uno schema che si osserva tipicamente nel periodo elettorale. Tali costi con buona probabilità non incidono sul flusso di cassa o sulla spesa dei consumatori e, se anche fosse, dovrebbero invertirsi una volta concluse le elezioni.
Fonte: ricerca Goldman Sachs
Gli analisti ritengono che dopo aver tenuto conto delle distorsioni, il tasso di risparmio attuale è del 4,6%, valore che sale al 5,2% se si considerano anche gli aggiustamenti che allineano il reddito e la spesa con le dinamiche di cashflow rilevanti alle famiglie. Tali stime sono solo poco inferiori rispetto al tasso di risparmio medio del 5,8% del periodo 1990-2019 e si avvicinano alle previsioni dei modelli, le quali indicano che questo valore dovrebbe essere più basso del normale visto il rapporto ricchezza/reddito vicino ai massimi storici. L’opinione è che il rischio di ribasso della spesa è più limitato di quanto temuto.
Fonte: ricerca Goldman Sachs