Tesla: evitare l'eccesso di ottimismo sui robotaxi

Tesla ha lanciato il suo tanto atteso servizio di robotaxi, con il test iniziato ad Austin, in Texas. Nelle prove un dipendente della società si è seduto al posto del passeggero per controllare la sicurezza, mentre i guidatori sono stati pochi influencer e investitori retail.

Il servizio ha galvanizzato i mercati, con le azioni della società che hanno messo a segno un rialzo dell’8,2%, il più grande incremento degli ultimi 2 mesi.

Gli investitori stanno cercando nuovi segmenti di business che facciano riprendere la società in un contesto di calo delle vendite e ritorsioni dei consumatori contro Musk.

Ci sono però dei dubbi sull’effettiva funzionalità della guida completamente autonoma. Bloomberg riporta come alcuni video mostrassero auto che superavano i limiti di velocità o sbagliare corsia.

Ai primi utenti è stata applicata una tariffa flat di 4,20 dollari a viaggio. Musk ha segnalato anche che i robotaxi saranno disponibili dalle 6 di mattina fino a mezzanotte entro una specifica area della città, aeroporto escluso.

Inizialmente, la flotta di Tesla sarà composta da 10-20 veicoli, con l’obiettivo di vedere il comportamento delle auto nel traffico reale.

Non è ancora chiaro quando il servizio sarà reso disponibile al pubblico generalista.

Le attese degli analisti riportate da Bloomberg sono piuttosto negative per il titolo, che al momento presenta 30 buy, 17 hold e 14 sell. Il prezzo medio a 12 mesi è di 295,81 dollari, il -15,2% rispetto ai prezzi attuali.

In una recente ricerca, Barclays evidenzia il problema della scalabilità, che potrebbe richiedere molto tempo. È quindi da evitare un eccesso di ottimismo, pur ritenendo il robotaxi come un passo fondamentale nella narrativa di veicoli a guida autonoma di Tesla.

Ma quanto velocemente Tesla potrà scalare? L’azienda prevede che nei prossimi mesi riuscirà ad aumentare la flotta a 1.000 robotaxi, espandendo la presenza geografica verso San Francisco, Los Angeles e San Antonio. La società pensa che la scalata potrà essere rapida, in quanto è ci sono bassi costi di gestione e alla mancanza di barriere geografiche tecnologiche.

Per convalidare l’opportunità, i robotaxi dovranno funzionare bene dal lancio iniziale. Gli analisti ricordano che Tesla è l’unico player del settore che usa un approccio all’autonomia basato sulle telecamere. I competitor utilizzano anche radar e/o lidar.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è la regolamentazione, con il via libera per le nuove città che sarà un ostacolo. Servirà inoltre l’approvazione federale per un Cybercab senza volante e pedali. In generale ci sono stati progressi su questo fronte e l’Amministrazione Trump ha adottato misure che faciliterebbero la distribuzione di auto senza conducente.

Infine, sarà da monitorare la competizione con Waymo, che attualmente ha percorso oltre 50 milioni di chilometri senza conducente e ha condotto più di 10 milioni di corse a pagamento. Oltre a questo, l’attuale area operativa di Waymo è più ampia. Per Barclays, il confronto sarà principalmente sulla velocità di scalata.

Fonti: Bloomberg e ricerca Barclays

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO