Nuovo calo delle azioni Ubisoft, che perdono circa il 10% e aggiornano i minimi da oltre 10 anni. A penalizzare il titolo è stato il taglio del rating da parte di Exane BNP Paribas da
outperform a neutral, con un target price passato da 32 a 14,5 euro. Per gli analisti, le performance delle iniziative AAA e free-to-play sono molto più deboli del previsto.
Oltre a questo, ad essere citate sono anche le riduzioni delle stime di vendita. Per il gruppo, il 2025 sembra sempre più sfidante, specie se si pensa ai diversi giochi di alto profilo in uscita da parte dei competitor
. Il Free Cash Flow di Ubisoft potrebbe quindi diventare positivo solo nel 2027, più tardi del 2025 inizialmente previsto. A ciò si aggiungono 1,3 miliardi di euro di debito da ripagare entro il 2027, che dovranno essere rifinanziati a costi elevati dati il momentum operativo e l’alta leva finanziaria.
Intanto Morgan Stanley ha abbassato il target da 31,5 a 20 euro, sollevando dubbi sulla possibilità dell’azienda di far crescere gli utili dell’anno in corso con una migliore qualità senza realizzare grandi IP nuove o con una migliore trazione del free-to-play.
Fonte immagine: Refinitiv