Azioni tech: ecco perché fare attenzione alle Big 6

In un post di ieri abbiamo evidenziato come UBS aveva provveduto a tagliare il rating sulle Big 6 (Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft e Nvidia) da overweight a neutral. Ma quali sono i motivi? 

Gli analisti evidenziano che la crescita di questi titoli negli scorsi mesi non è stata dovuta tanto all’impatto dell’AI, ma più per l’impennata del momentum degli utili. Ora questo contributo sta scendendo, con le stime di crescita degli EPS delle Big 6 che dovrebbero scendere dal 42% al 16% nel 2025. Al contrario, le attese per le società TECH+ (che considera tutto il settore tech, l’internet retail nel comparto discrezionale, l’intrattenimento interattivo da casa e Netflix) vedono un’accelerazione.


Fonte: ricerca UBS

Il downgrade è dovuto alla presa di coscienza della difficoltà di comparazione e alle forze cicliche che pesano su questi titoli, che non si applicano allo stesso modo al resto del mercato. 

La pandemia ha creato 4 ondate cicliche sulle Big 6:

  1. La crescita degli utili guidata dal Covid, grazie al lockdown che ha trattenuto i consumatori in casa aumentando la domanda di pc, e-commerce, social media e videogiochi;
  2. Il calo degli utili a causa della riapertura, vista la minore domanda di prodotti tech. Gli EPS hanno subito una forte flessione tra il 2° e il 4° trimestre 2022;
  3. Rimbalzo degli utili, spinti da un effetto comparativo e una riduzione delle spese;
  4. Decelerazione e normalizzazione: tra il 3° trimestre 2023 e il 4° trimestre 2024 è attesa un calo degli utili delle mega-cap tech, seguita da una nuova normalizzazione. 


Fonte: ricerca UBS

UBS ritiene che concentrarsi sulla natura ciclica aiuta a spiegare l’attesa della diminuzione della crescita degli utili nei prossimi trimestri. Gli altri titoli delle TECH+ dovrebbero vedere una riaccelerazione dei profitti, che dovrebbero portare ad un’inversione della leadership delle azioni. 

Per il resto del mercato, le ondate pandemiche sono:

  1. Recessione degli utili causata dalla battuta di arresto della spesa dei consumatori e dalle problematiche alle catene di approvvigionamento che hanno compromesso la produzione;
  2. Rimbalzo degli utili spinto dalle aperture, dal supporto governativo, dall’aumento della spesa dei consumatori e dagli effetti comparativi;
  3. Rallentamento degli utili di metà ciclo tra il 2° trimestre 2023 e il 1° trimestre 2024, a causa degli effetti comparativi difficili e delle difficoltà nel comparto sanitario e dei prezzi del petrolio;
  4. Forza dell’economia: l’aumento delle stime del PIL e la riduzione dei rischi spingono le stime degli EPS non-TECH+ ad accelerare, oltrepassando quelle delle Big + nel prossimo anno.


Fonte: ricerca UBS

In generale, gli analisti di UBS rimangono costruttivi sulle azioni, mantenendo il target dell’S&P 500 a 5.400 punti entro fine 2024.

Fonte: ricerca UBS

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO