Un segnale di sofferenza del settore immobiliare commerciale? L'aumento delle notifiche per i prestiti mezzanini

Un segnale di sofferenza del settore immobiliare commerciale? L'aumento delle notifiche per i prestiti mezzanini

Un’analisi svolta dal Wall Street Journal ha mostrato che nel 2023 le banche hanno emesso un numero record di avvisi di pignoramento per prestiti immobiliari, molti dei quali simili a seconde ipoteche (conosciuti anche come debiti mezzanini). Questo tipo di debito presenta tassi di interesse alti (spesso oltre il 10%) e offre un percorso di pignoramento più rapido e semplice rispetto ai classici mutui. Alex Draganiuk di Mission Capital ha evidenziato che ora questi finanziamenti presentano un tasso superiore al 15%, elemento che fa comprendere quanto possa essere difficile rifinanziare a scadenza. Dall’analisi è emerso che dall’inizio dell’anno ad ottobre, le notifiche per prestiti mezzanini e altri ad alto rischio sono stati 62: si tratta di oltre il doppio rispetto al 2022 e probabilmente il valore più alto mai registrato in un anno. Sebbene questi numeri di per sé non sono così alti, mettono in luce la sofferenza del settore immobiliare commerciale, che anche molti esponenti della Fed hanno definito come un comparto a rischio. Si consideri che, non comparendo nei registri immobiliari, l’analisi sui prestiti mezzanini del WSJ è stata condotta sugli avvisi pubblicati sulla carta stampata negli ultimi 15 anni. Di contro, i pignoramenti sui mutui commerciali monitorati resta ancora basso. A livello storico, i prestiti mezzanini hanno visto una popolarità crescente a partire dalla crisi finanziaria del 2008, quando le banche sono diventate più prudenti nell’erogare prestiti. Diversi proprietari di immobili si sono quindi rivolti a istituti di credito più piccoli o ad altri finanziatori non bancari. Questo debito ha contribuito a gonfiare il mercato immobiliare commerciale fino al 2022. Ora i prezzi scendono e molti prestiti vanno in sofferenza

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