USA: guardare oltre al PIL per capire l'andamento dell'economia
25 giugno 2025
Per gli analisti di Wells Fargo, il commercio darà una spinta al PIL statunitense del 2° trimestre 2025. Tuttavia, in periodi estremi (come ad esempio quelli caratterizzati da pandemie e guerre), la rilevazione principale del PIL va presa con le pinze.
Per valutare i progressi dell’economia, si dovrebbe guardare ad altre componenti della crescita.
Il Prodotto Interno Lordo può infatti essere fuorviante nel breve periodo. Nel 2022 ad esempio, il Commerce Department ha pubblicato stime che mostravano 2 contrazioni consecutive del PIL. Successivamente, le revisioni hanno mostrato una crescita dello 0,3% del dato relativo al 2° trimestre.
Soprattutto è da considerare che l’economa stava andando bene nonostante quanto riportato al PIL.
Al giorno d’oggi, nonostante la ritirata della rilevazione nel 1° trimestre, la domanda interna è rimasta piuttosto forte. Il parametro di riferimento in questo caso sono le vendite finali reali agli acquirenti privati nazionali. Questa è una lettura più ristretta della domanda interna del settore privato.
Nella conferenza stampa a seguito del meeting di giugno, Powell ha fatto riferimento a questa misura, chiamata private domestic final purchases dalla Banca centrale USA.
Nei primi 3 mesi del 2025, questa misura ha visto un aumento del 2,5% a/a, poco sotto il tasso medio del 2024 ma oltre il -0,2% del PIL. Ciò sta ad indicare una domanda sottostante tra consumatori e aziende abbastanza stabile: quest’anno tale misura potrebbe offrire una lettura più chiara delle condizioni della domanda.
I dati fino a maggio mostrano una tenuta della domanda interna nel 2° trimestre. La crescita del PIL dovrebbe attestarsi intorno al 3% annualizzato, specie per via delle variazioni di import ed export. Le vendite finali agli acquirenti privati nazionali saranno però più deboli, come suggeriscono le rilevazioni sulle vendite al dettaglio.
Wells Fargo vede un indebolimento dei private domestic final purchases nel 2° semestre, in quanto i dazi riducono la capacità di acquisto delle famiglie e gli investimenti delle imprese.
Questa misura sarà quindi osservata per avere un quadro più chiaro dell’andamento dell’economia.
Fonte: ricerca Wells Fargo
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