USA: ECCO PERCHÈ PRESTARE ATTENZIONE ALLE ASTE DI TITOLI DI STATO (2 DI 2)

Fonte: Wall Street Journal


A fine novembre, i T-Bills rappresentavano il 21,6% del debito complessivo (contro un range raccomandato del 15%-20%). Il Governo USA si trova davanti a due strade: la prima è relativa all’emissione di debito a lungo termine bloccando i costi di finanziamento per qualche anno, mentre la seconda riguarda il collocamento di obbligazioni a breve termine favorendo l’assunzione di rischi da parte del mercato. Al momento è la seconda opzione a vincere. Questo potrebbe però complicare il lavoro della Fed. C’è anche da dire che vendere T-Bills è stato un modo per impiegare la liquidità dei fondi del mercato monetario: si pensi che si è passati da 2.200 miliardi di dollari depositati presso la Fed a meno di 1.000 miliardi, con i fondi che hanno prelevato per acquistare i titoli con rendimento più alto offerti dagli Stati Uniti. Le scorte ora stanno finendo e la continua emissione di bills non è una soluzione di lungo termine e anzi, se continuasse, potrebbe indicare che il Tesoro teme che il mercato non riesca ad assorbire l’emissione creando problemi di fiducia.

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO