In USA l’indice dei prezzi alla produzione di marzo si è attestato al 2,1% a/a, sotto le stime Reuters al 2,2% e oltre l’1,6% precedente. Per il dato, si tratta comunque dell’aumento più consistente in 11 mesi. La rilevazione core ha tuttavia stupito al rialzo attestandosi al 2,4%, oltre le stime al 2,3% e il 2,1% di febbraio (rivisto dal 2%). I dati continuano a mostrare la natura vischiosa dell’inflazione. Ricordiamo che diverse componenti del PPI vengono utilizzate nel calcolo del PCE.
Fonte immagine: Refinitiv