USA: inflazione di novembre in linea con le attese

L’inflazione USA si è attestata al 3,1% a novembre, in linea le attese degli analisti censiti da Reuters. Su base mensile, la variazione è stata dello 0,1%, leggermente oltre il consensus allo 0%. La misurazione core, che esclude le componenti più volatili, è stata pari al 4% a/a e allo 0,3% m/m. I dati, in linea con le stime, si sono confrontati con i 4% e 0,2% di ottobre. Dal comunicato rilasciato dal Bureau of Labor Statistics, si legge come l’aumento dei costi delle abitazioni (shelter) ha compensato il calo dei prezzi del carburante. Oltre a ciò, questo incremento è stato il principale fattore che ha guidato la crescita della rilevazione core. A livello di singoli componenti, su base mensile i prezzi del cibo sono cresciuti dello 0,2%, quelli dell’energia hanno segnato un -2,3%, quelli dei veicoli nuovi un -0,1%, quelli dei veicoli usati un +1,6% (dopo 5 mesi di calo consecutivi) e quelli dell’abbigliamento un -1,3%. Medical care commodities, medical care services, shelter e servizi di trasporto hanno tutti segnato un incremento rispettivamente dello 0,5%, 0,6%, 0,4% e 1,1%. Da segnalare che la misura “supercore”, che calcola i servizi core meno la componente abitativa si è attestata al 3,93% a/a, registrando il secondo aumento del 2023. Al momento, il future sull’S&P 500 segna il +0,37%, quello sul Dow Jones il +0,38% e quello sul NASDAQ 100 il +0,49%. Il rendimento del decennale USA registra un -0,41%, attestandosi al 4,22%. Le attese del mercato riportate da Refinitiv vedono il primo taglio dei tassi a maggio, con il 79,8% di probabilità. La possibilità di una riduzione del costo del denaro a marzo sembra invece aver perso spinta: ora il mercato si attende una mossa del genere al 44,7%.

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